Lui additerà! 2


cardinalemIl 75.mo Conclave (a partire da quanto stabilì Gregorio X nel 1274) sta per iniziare. Le speranze, il desiderio di unità e stabilità nella Chiesa in queste ore diventano preghiera.
Vorremmo che il nuovo Papa, il 266.mo successore di Pietro, risolvesse quei mali a cui noi stessi abbiamo vigliaccamente voltato le spalle! E se qualche cosa, nel corso del suo pontificato, non dovesse andare per il verso giusto – quello che noi abbiamo disegnato con l’arbitrio delle nostre insaziabili pretese – possiamo sempre iniziare a lagnarci come sempre. Speriamo, inoltre, che il nuovo Papa sia capace di humor, così da non offendersi quando con il nostro implacabile e inappellabile giudizio lo inchioderemo su una croce.

Adesso però c’è tempo per la preghiera, che lasciamo scorrere attraverso la poetica riflessione di Giovanni Paolo II e di Joseph Ratzinger sul Conclave:

“Proprio qui, ai piedi di questa stupenda policromia sistina, si riuniscono i cardinali – una comunità responsabile per il lascito delle chiavi del Regno. […] Michelangelo li avvolge, tuttora, della sua visione. […] Era così nell’agosto e poi nell’ottobre, del memorabile anno dei due conclavi, e così sarà ancora, quando se ne presenterà l’esigenza […]. Bisogna che a loro parli la visione di Michelangelo. […] Bisogna che, in occasione del conclave, Michelangelo insegni al popolo – Non dimenticate: Omnia nuda et aperta sunt ante oculos Eius. Tu che penetri tutto – indica! Lui additerà…” (Giovanni Paolo II, Trittico Romano).

“Poiché anch’io ero presente, so bene come eravamo esposti a quelle immagini nelle ore della grande decisione, come esse ci interpellavano; come insinuavano nella nostra anima la grandezza della responsabilità” (Joseph Ratzinger, Presentazione al Trittico Romano).


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