Le rivelazioni sulla Sindone, consegnate da Gesù a Maria Valtorta 7


sindoneMaria Valtorta, nata il 14 marzo 1897 a Caserta, è una mistica cattolica italiana. Seppur non ancora riconosciuta dalla Chiesa, l’esperienza mistica della Valtorta la porterà a scrivere, come sotto dettatura e per espresso desiderio di Gesù, numerosissimi resoconti sulla vita di Gesù. L’opera principale è stata pubblicata in dieci volumi sotto il titolo: “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. In questi scritti si narra la nascita e l’infanzia della Vergine Maria e di Gesù, i tre anni della vita pubblica di Gesù (che costituiscono il grosso dell’opera), la sua passione, morte, resurrezione e ascensione, i primordi della Chiesa e l’assunzione di Maria. Maria Valtorta morirà a Viareggio, il 12 ottobre 1961. A quanto pare, Papa Pio XII a chi gli chiedeva se tale opera poteva essere pubblicata il Papa rispose: «Pubblicate quest’opera così come sta; chi legge capirà». E aggiunse: «Si sente parlare di tante visioni e rivelazioni. Io non dico che tutte siano vere; ma qualcuna vera ci può essere». Padre Berti chiese al Papa se si dovessero togliere le diciture: “visione” e “dettato”. Ed egli rispose di non togliere nulla.

A proposito della Sindone, Maria Valtorta scrive la seguente rivelazione dettatale da Gesù:

«Tu l’hai vista la corona di lividi che stava intorno ai miei reni. I vostri scienziati, per dare una prova alla vostra incredulità rispetto a quella prova del mio patire che è la Sindone, spiegano come il sangue, il sudore cadaverico e l’urea di un corpo sopraffaticato abbiano potuto, mescolandosi agli aromi, produrre quella naturale pittura del mio Corpo estinto e torturato. Meglio sarebbe credere senza aver bisogno di tante prove per credere. Meglio sarebbe dire: “Ciò è opera di Dio” e benedire Iddio che vi ha concesso di avere la prova irrefragabile della mia Crocifissione e delle precedenti torture! Ma poiché, ora, non sapete più credere con la semplicità dei bambini, ma avete bisogno di prove scientifiche — povera fede, la vostra, che senza il puntello e il pungolo della scienza non sa star ritta e camminare — sappiate che le contusioni feroci delle mie reni sono state l’agente chimico più potente nel miracolo della Sindone. Le mie reni, quasi frante dai flagelli, non hanno più potuto lavorare. Come quelle degli arsi in una vampa, sono state incapaci di filtrare, e l’urea si è accumulata e sparsa nel mio sangue, nel mio corpo, dando le sofferenze della intossicazione uremica e il reagente che trasudando dal mio Cadavere fissò l’impronta sulla tela. Ma chi è medico fra voi, o chi fra voi è malato di uremìa, può capire quali sofferenze dovettero darmi le tossine uremiche, tanto abbondanti da esser capaci di produrre un’impronta indelebile» (da L’Evangelo come mi è stato rivelato, cap. 613.7).


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7 commenti su “Le rivelazioni sulla Sindone, consegnate da Gesù a Maria Valtorta

  • Bertolami Ugo

    Grazie Michelangelo per la segnalazione! Hai inserito proprio uno dei messaggi più importanti per i vari studiosi della Sindone.
    Per chi volesse saperne di più su questo argomento volevo segnalare anche la riedizione da parte del C.E.V.
    ( Centro Editoriale Valtortiano ) del libro di mons. Vincenzo Cerri ” La S. Sindone e le intuizioni mistiche di Maria Valtorta “. Il libro è stato aggiornato con un supplemento che ne spiega le inedite conseguenze di queste rivelazioni date da Gesù a Maria Valtorta.

    Ugo

  • Liliana

    Caro dott. Bertolami, ho letto il libro “La S. Sindone e le intuizioni mistiche di Maria Valtorta” e la ringrazio perché ho potuto finalmente capire perché nei Quaderni la Valtorta scriveva che la mano destra di Gesù nella Sindone copre la sinistra. Questa mancanza di corrispondenza con quanto dicevano gli studiosi del Sacro Lino mi aveva creato molte perplessità. Grazie di cuore per averlo spiegato.
    Cari saluti
    Liliana

  • Virgilia

    SIGNORE MIO E DIO MIO! Quante sofferenze hai dovuto e voluto sopportare per amore nostro. TI AMO MIO DIO E FA CHE TUTTI TI AMINO E TI GLORIFICHINO. AMEN