A certi valori non rinunceremo mai!


silenzio“La Chiesa con l’annuncio del Vangelo apre il cuore per Dio e per il prossimo, e sveglia le coscienze. Con la forza del suo annuncio difende i veri diritti umani e si impegna per la giustizia”, lo afferma Benedetto XVI ricevendo in Udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. I cristiani – prosegue il Pontefice – “sanno di essere chiamati a servire e ad amare il mondo, pur senza essere «del mondo» (cfr Gv 15,19)… E’ importante che la Chiesa, inserita nelle vicende della storia e della vita degli uomini, si faccia canale della bontà e dell’amore di Dio”.
Sono espressioni, queste, che fanno storcere il naso a molti laicisti che pretenderebbero dalla Chiesa un minor coinvolgimento nel disbrigo di faccende morali e sociali, che nulla hanno a che fare (a parer loro) con il cosiddetto sacro “edificio”, e che considerano la Chiesa solo un mastodontico e burocratico palazzo gerarchico!

E’ molto più semplice considerare la Chiesa un’organizzazione piuttosto che vederla visibilmente presente in un “organismo”. Chi va a visitare il palazzo di Versailles (per fare un esempio) sa bene che della vita e del potere di Luigi XIV non è rimasto nient’altro che inanimate suppellettili (antichi e preziosi ricordi del passato) poste in bella mostra. Quel palazzo è un monumento e nient’altro! Non è così – e questo duole a molti – per quanto riguarda la Chiesa, dove le vere “pietre” che formano parte di questo edificio sono “pietre vive”, persone, uomini e donne fedeli al mandato di Cristo. «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Mt 16, 18). Sono queste le parole che Gesù aveva rivolto a Pietro considerandolo la prima “pietra” vivente chiamata a costruire e a governare la Chiesa.

Oggi, in quanto cristiani, vorrebbero “imbavagliarci” per impedirci di prendere posizione su determinate scelte etiche e sociali, vorrebbero farci credere che la fede è un pio sentimento umano che nulla ha a che fare con la vita, i problemi e le scelte legate ad essa.

Già qualcuno, un tempo, pensò bene di mettere a tacere per sempre la voce del Battista, o la vita di uno come Padre Pino Puglisi (Sacerdote della Chiesa palermitana ucciso dalla mafia) che si ostinava a non rispettare le regole del “potere” locale e a credere che “l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio” (GS, 19). Altri ancora vollero fermare con un attentato le pericolose idee del giovane Primate di Polonia divenuto Papa Giovanni Paolo II, anche se dovettero fare i conti con una “mano” che dei piani umani non ne volle proprio sapere nulla. Dopo alcuni anni qualcuno si convinse addirittura che ci avrebbe pensato l’età a fermare quell’uomo “venuto da lontano”, ormai fisicamente acciaccato e tremolante in ogni sua parte del corpo. E invece, (poveri illusi!), quel vecchio Papa fino all’ultimo istante della sua vita svolgeva il compito assegnatogli da Cristo e dalla Chiesa portando sulle proprie spalle il carico della sua croce e chiamando attorno a sé folle di fedeli. Chi potrà dire che in questi uomini (e in tantissimi altri) non viveva la Chiesa? Noi cristiani, continueremo ad andare avanti perché in ogni persona vive la Chiesa.

Oggi altre voci pretendono di essere ascoltate (pillola abortiva RU486, eutanasia ed ogni tipo di strumento mortale per la dignità e la moralità dell’uomo) con l’errata e menzognera pretesa di un maggior bene comune.

Chiedeteci pure la “luna” (quella magari, col tempo, riusciremo pure ad abitarla), ma A CERTI VALORI NON RINUNCEREMO MAI!

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