“Io” sono la madre!


madreCoraggiosa, una mia giovane alunna che in questi giorni mi scriveva per comunicarmi che era in attesa di un bambino. “Il padre del bambino – diceva – mi ha voltato le spalle come se nulla fosse, i miei genitori e alcuni amici hanno tentato di suggerirmi l’aborto, ma io quel bambino non posso far finta che non esista, è già parte di me… «io» sono la madre, e quando nascerà voglio guardarlo in faccia e stringerlo tra le mie braccia”. Proprio ieri Papa Francesco diceva ai medici cattolici: «Il pensiero dominante propone a volte una “falsa compassione”: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono; o usare vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre. La compassione evangelica invece è quella che accompagna nel momento del bisogno, cioè quella del Buon Samaritano, che “vede”, “ha compassione”, si avvicina e offre aiuto concreto (cfr Lc 10,33)». Quanta responsabilità abbiamo anche noi (genitori, educatori, amici e fidanzati in fuga!) nei confronti delle nuove generazioni, ogni nostra parola o gesto ha il suo peso e la vita ne ha un altro, e i nostri figli ci guardano… e talvolta – grazie a Dio – fanno scelte coraggiose e diverse!

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