Il presidente degli esorcisti: sconfiggere la “diffusa ignoranza sui fenomeni del satanismo”


Una scena del film «L’ultimo esorcismo»

Una maggiore attenzione, nei seminari e nelle facoltà teologiche, sulla reale esistenza del demonio e sugli effetti negativi del satanismo nella vita dell’uomo. È l’esplicito richiamo che il presidente dell’Associazione internazionale esorcisti (Aie), padre Francesco Bamonte, ha rivolto all’assemblea plenaria della Congregazione per il Clero che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma. «Coloro che sono preposti alla formazione dei seminaristi, alla luce del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa – ha dichiarato padre Bamonte –, li istruiscano sulla reale esistenza, consistenza e natura del mondo demoniaco» (Sir).

Una «Vexata quaestio» che da alcuni anni a questa parte pone da un lato coloro che minimizzano – sino a negarlo esplicitamente – il reale coinvolgimento del demonio nella vita dell’uomo, dall’altro coloro che ne ricordano la pericolosa esistenza a partire dai racconti evangelici. In questa seconda considerazione, giocano un ruolo decisivo i cosiddetti «esorcisti» che – a partire dalla personale esperienza ministeriale – non smettono di mettere in guardia i numerosi fedeli (soprattutto tra i più giovani) sulle conseguenze negative che si possono avere quando si ha a che fare con le pratiche esoteriche dell’occulto. «La scarsa attenzione – ribadisce Bamonte nella relazione rilanciata dal Sir – che nei seminari e nelle facoltà teologiche oggi si rivolge alla realtà del mondo demoniaco e addirittura la sua negazione da parte di alcuni insegnanti, pur preposti alla formazione integrale – spirituale, pastorale e teologica – dei seminaristi, costituiscono una realtà decisamente preoccupante».

Oltre ai racconti evangelici che descrivono, in diversi episodi, Gesù impegnato a «scacciare i demoni», non mancano nella storia della Chiesa numerose testimonianze vissute dai santi.

Teresa d’Avila, infatti, a proposito del demonio scriveva: «Una volta ero in un oratorio e mi apparve dal lato sinistro il demonio, una figura abominevole, in special modo guardai la sua bocca perché mi parlò e l’aveva spaventosa. Dal suo corpo pareva uscisse una gran fiamma molto chiara e senza ombre. […] Ebbi molto timore; feci il segno della croce come potei e sparì; ma dopo ritornò. Per due volte mi accadde questo. Non sapevo che fare; avevo lì acqua benedetta e la gettai verso quella parte e non tornò più» («Vida» 31,2). Così come è difficile dubitare di quello che san Pio da Pietrelcina affermava in una lettera al suo padre spirituale: «L’altra notte l’ho passata molto male. Dalle dieci di sera alle cinque del mattino il diavolo non fece altro che colpirmi. Mi suggeriva pensieri di disperazione… Da diversi giorni viene a visitarmi con molti altri, armati di bastoni e di barre di ferro. Non so quante volte mi ha tirato giù dal letto e mi ha trascinato per la stanza».

L’auspicio che il Presidente dell’Associazione internazionale esorcisti ha rilanciato nel corso dell’assemblea plenaria della Congregazione per il Clero è quello di favorire – nell’itinerario di formazione dei futuri sacerdoti – l’incontro con un sacerdote esorcista che sappia testimoniare il ministero da lui svolto. «La diffusa “ignoranza” di tali fenomeni – conclude Bamonte –, oltre a provocare un grande impoverimento nella formazione dei seminaristi e dei candidati alla vita religiosa, ha fatto sì che – una volta ordinati sacerdoti e introdotti “nel vivo” del loro impegno pastorale – essi non siano in grado di garantire una profonda direzione spirituale; di offrire un’opportuna catechesi ai fedeli sull’esistenza e sull’attività del demonio; di affrontare le serie problematiche legate all’incremento delle pratiche occulte, che si è registrato negli ultimi decenni, e che ha spalancato la strada a un’azione straordinaria del demonio nella società, sempre più virulenta».

Scritto per Vatican Insider

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