“Percorsi di pastorale familiare”, un Vademecum della Chiesa Ordinariato Militare


Provvedere ad una formazione adeguata che aiuti i giovani a percepire la grandezza del matrimonio, prima e dopo il Sacramento, aiutandoli ad impegnarsi in un percorso di tutta la vita illuminata dalla fede, cercando di far capire chiaramente «che non esiste un matrimonio dell’amore e un altro del diritto, ma che non vi è che un solo matrimonio». Sono gli intendimenti principali enunciati dal cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, nella prefazione del Vademecum proposto dalla Chiesa Ordinariato Militare per l’Italia, dal titolo “Percorsi di pastorale familiare”. Il volume, comprensivo di orientamenti e norme – precisa Coccopalmerio – «aiuterà i Cappellani dell’Ordinariato militare in Italia a non avere incertezze giuridiche e pastorali, preparandosi a una vera e propria “pastorale del vincolo” giuridico, come ha affermato il Papa nella suddetta esortazione apostolica post-sinodale».

Il Vademecum proposto dalla Chiesa Ordinariato Militare prende in considerazione tutte quelle difficoltà che possono mettere a rischio il legame coniugale. Le famiglie dei militari italiani non hanno caratteristiche diverse rispetto alle altre famiglie del nostro Paese, ma presentano alcune condizioni di vita e di servizio che sono proprie degli appartenenti alle Forze Armate/Corpi militari: mobilità, trasferimenti, mancata coabitazione familiare, assenze prolungate del congiunto impegnato in servizio o missioni. Situazioni queste che possono incidere sulla qualità delle relazioni familiari e sull’azione educativa genitoriale. Nell’analisi proposta dal documento non mancano le considerazioni riguardanti le difficoltà coniugali più comuni, che il Vademecum descrive come «i tratti di una “nuova povertà”». Oggi risulta più che mai importante – si legge nel testo – «aiutare gli individui e le coppie a maturare e coltivare relazioni affettive di qualità e durature nel tempo».

La struttura del Vademecum non trascura nulla rispetto alle esigenze e alle dinamiche caratterizzanti la realtà matrimoniale oggi, l‘educazione dei figli, il rapporto della coppia, la fecondità, l’amore coniugale e le fragilità. Nel documento della Chiesa Ordinariato Militare vi è inoltre esplicitata la convinzione che «il progressivo venir meno del riferimento a Dio e la minore incidenza sociale del fatto religioso, legati al processo di secolarizzazione, confinano gli obiettivi della vita individuale e familiare entro l’ambito quasi esclusivamente terreno (salute, lavoro, divertimento, benessere) e rendono le persone poco inclini ad accogliere proposte di stili di vita e visioni del mondo ispirate dalla fede».

Il “Vademecum di Pastorale Familiare” raccoglie le indicazioni dell’Amoris laetitia, integrandole con i tanti spunti emersi dal lavoro che i cappellani militari, per tre anni, hanno svolto nel loro Corso di aggiornamento annuale. «La nostra Chiesa – dichiara l’ordinario militare per l’Italia, l’arcivescovo Santo Marcianò, nell’introduzione al Vademecum – ama la famiglia, crede nella famiglia e desidera in tutti i modi sostenere le nostre famiglie, chiamate ad affrontare le difficili sfide del tempo attuale ma anche le sfide che il contesto specifico del mondo militare pone loro dinanzi. E la nostra Chiesa, allo stesso tempo, si affida alla famiglia: alla bellezza di ogni famiglia che, con il proprio amore, nutre e arricchisce il cammino dell’umanità; alla sofferenza di quelle famiglie che, con la loro preghiera e offerta, sostengono i passi della comunità ecclesiale; alla fragilità di quelle famiglie che sollecitano il cuore dei pastori ad essere padri, con verità e carità; all’esempio di ogni famiglia, semplice ma concreta testimone del senso pieno dell’umanità che non sta nell’individualismo della realizzazione personale ma nel camminare insieme, mano nella mano, per vivere quella gioia che è frutto maturo ed esclusivo del dono di sé».

Scritto per Vatican Insider

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