Stirpe eletta


savagnoneLeggo in questi giorni un interessante libro di Giuseppe Savagnone, “Processo a Gesù – E’ ancora ragionevole credere nella divinità di Cristo?” edito dalla Ellenici, e a pagina 28 incontro questa bella osservazione: “Gli esseri umani hanno paura di scoprirsi liberi. Preferiscono credere di essere sottomessi a meccanismi inesorabili – il loro temperamento, la società, le circostanze della vita – a cui essi non possono neppure pensare ipotizzare di ribellarsi. Preferiscono essere dei semplici anelli di un ingranaggio cosmico, piuttosto che soggetti in grado di dire, al cospetto dell’intero universo, un sì o un no irrevocabili”.

Decidersi per Cristo, questo credo sia il principale ostacolo da superare nella vita! Una scelta che non ammette però compromessi; il vostro parlare – lo ribadisce Gesù stesso nel Vangelo – sia «sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno» (Mt 5, 37). E’ il prezzo della libertà!

Da una parte “noi” – sempre indecisi e costantemente preoccupati delle conseguenze che potrebbero sopravvenire nel momento in cui dicessimo di “Sì” – dall’altra parte una schiera di “Santi” che hanno trascorso tutta la loro esistenza a partire da quel “Sì” offerto a Dio!

Siamo o non siamo quella stirpe eletta?

“Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia” (1Pt 2, 9-10).

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