Le monache di Cascia abbandonano il monastero


Cascia 640Scriviamo «con la paura ancora nel cuore perché il forte terremoto del 30 ottobre ci ha costrette ad abbandonare il Monastero e a chiudere la Basilica, a causa dei gravi danni alle strutture». È questo l’incipit del messaggio che le monache agostiniane di Cascia stanno diffondendo in questi giorni – attraverso una newsletter – per chiedere aiuto. «La situazione – scrivono – è drammatica a Cascia e in tutti i paesi afflitti dal terremoto. […] La terra continua a tremare e sentirti accanto a noi ci dà un sollievo che non so descriverti».

Anche la cittadina di Cascia ha subito gravi danni dall’ultima scossa di terremoto che ha colpito l’Italia centrale, e soltanto in questi giorni le agenzie d’informazione ne hanno potuto dare notizia.

«Noi tutte – scrivono le monache che custodiscono i resti mortali di Santa Rita da Cascia – stiamo bene e, grazie a Dio, il terremoto non ha portato vittime. Abbiamo dovuto prendere, in queste ore, decisioni difficili legate al fatto che la nostra comunità è composta anche da monache molto anziane e con problemi di salute. Per tutelare le consorelle più in difficoltà, stamattina abbiamo deciso di spostare buona parte della comunità in un altro monastero fuori dall’Umbria, che ci ha offerto accoglienza e ci ospiterà per i prossimi giorni. Nonostante questa decisione molto sofferta per noi, per continuare ad assicurare conforto e supporto a quanti ne avranno bisogno, alcune di noi rimarranno qui a Cascia».

Cascia è uno dei luoghi di pellegrinaggio maggiormente frequentati da migliaia di fedeli ogni anno. Adesso la situazione è davvero surreale: moltissime le abitazioni inagibili e danneggiate dal terremoto, oltre mille gli sfollati, l’Ospedale non è più sicuro e gli ammalati sono stati evacuati. Le strade sono deserte e i pellegrini hanno lasciato la terra che diede i natali spirituali a S. Rita e alla beata Teresa Fasce. La Basilica di Santa Rita – per la prima volta nella storia di Cascia – è stata chiusa, e anche le monache, adesso, sono costrette a lasciare il proprio monastero.

Scritto per Vatican Insider

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