Una fine molto brutta!


pa_fraIl Tempio può essere degradato e reso sporco, e la Chiesa subirà sempre la tentazione della mondanità e del potere, «e quando la Chiesa entra in questo processo di degrado la fine è molto brutta. Molto brutta!». È Papa Francesco a pronunciare queste parole, durante l’omelia mattutina nella Casa di Santa Marta, commentando l’episodio evangelico dei mercanti cacciati dal Tempio. La tentazione della corruzione è sempre in agguato e può riguardare davvero tutti. Si tratta pur sempre di una scelta: rimanere legati alla fedeltà del Signore o al denaro e al potere.

Il Pontefice – come pubblicato da Radio Vaticana – prosegue: «Gesù caccia via dal Tempio non i sacerdoti, gli scribi; caccia via questi che facevano affari, gli affaristi del Tempio. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi erano collegati con loro: c’era la “santa tangente” lì! Ricevevano da questi, erano attaccati ai soldi e veneravano questa santa. Il Vangelo è molto forte. Dice: “I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire a Gesù e così anche i capi del popolo”. Lo stesso che era accaduto al tempo di Giuda Maccabeo. E perché? Per questo motivo: “Ma non sapevano che cosa fare perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo”. La forza di Gesù era la sua parola, la sua testimonianza, il suo amore. E dove c’è Gesù, non c’è posto per la mondanità, non c’è posto per la corruzione! E questa è la lotta di ognuno di noi, questa è la lotta quotidiana della Chiesa: sempre Gesù, sempre con Gesù, sempre pendenti dalle sue labbra, per sentire la sua parola; e mai cercare sicurezze dove ci sono cose di un altro padrone. Gesù ci aveva detto che non si può servire due padroni: o Dio o le ricchezze; o Dio o il potere».

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