“Morire è tremendo, ma l’idea di dover morire senza aver vissuto è insopportabile” (Erich Fromm).
“Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che possa non cominciare mai davvero” (John Henry Newman).
Due brevi citazioni in occasione della commemorazione liturgica che la Chiesa dedica ai nostri defunti. La prima è del celebre psicoanalista tedesco Erich Fromm nato a Francoforte nel 1900, la seconda citazione appartiene al cardinale John Henry Newman che nel 1845 lasciò l’anglicanesimo per abbracciare il cattolicesimo. Due citazioni che partono da considerazioni diverse ma che giungono infine ad analoghe conclusioni. Per Fromm “morire è tremendo”, mentre Newman esorta a “non aver paura che la vita possa finire”. Ma il problema non è tanto questo, quanto il pericoloso rischio che una vita possa trascorrere senza essere stata mai veramente vissuta… sarebbe – ricorda fromm – “insopportabile”!
Bisogna mettersi in gioco, osare un po’ di più… in ogni circostanza che la vita ci offre. C’è chi permette a se stesso di invecchiare prematuramente e lascia al tedioso “non senso” il compito di indebolire ogni frammento dell’esistenza. L’uomo è fatto per vivere, anche dopo la morte. Il cristiano, infatti, attraverso la sua fede sa di essere stato creato per l’eternità. E’ come se il buon Dio sussurrasse ogni giorno al cuore dell’uomo: tu, non morirai mai!
La morte manifesta la nostra natura fragile e transitoria e,paradossalmente ,ci svela che siamo fatti per un altrove ,per un di più che,in questa vita non riusciamo a sperimentare pienamente.
Ciao Maria, grazie per il tuo prezioso commento.
Laudato si,mio Signore per sora nostra corporale, dalla quale nullo omo vivente può scampare.Guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali!Beati,quelli che troverà ne le tue sanctissime volontati,ca la morte seconda no li farra male.S. Francesco.ciao Michelangelo
Grazie Antonio, un sincero abbraccio.