“Diario ad alta quota”, un viaggio interiore con i dubbi dell’uomo e le risposte della fede



La copertina del libro

Mezz’ora ogni giorno, contemplando la bellezza del creato, nel tentativo di rispondere a tutte quelle piccole domande irrisolte che ci portiamo dentro un po’ tutti, nonostante gli impegni della vita quotidiana, cercando di rintracciare le risposte nella Parola del Creatore, «quella Parola che non torna indietro senza aver avuto qualche effetto, se trova chi la accoglie ed ascolta, chi la cerca, chi vuole sentirne il sapore (la sapienza!) ed è disposto a scavare per cercarla, come si fa con i tesori».

Nasce in questo modo il quinto lavoro editoriale di Stefania Perna – laureata in Lettere classiche, docente, diplomata in pianoforte –, un “Diario ad alta quota” (Edizioni Parva), che già nel titolo del libro rivela quella vertigine interiore presente in ogni uomo, quando le domande e soprattutto i dubbi si accavallano nella nostra mente. «Il testo – scrive nella presentazione padre Serafino Tognetti, membro della Comunità dei figli di Dio, fondata da don Divo Barsotti – non è rivolto ai credenti, o per lo meno, non solo a loro. L’appello a trovare il senso del vivere è per tutti: perché tutti cercano spasmodicamente il bene, il vero, il buono, il bello. Molti non sanno dare un nome al loro desiderio, diversi hanno anche prevenzioni e pregiudizi nei confronti della Chiesa o del Vangelo; non importa. Ciò che conta è comunicare l’esperienza e annunciare ciò che si è trovato».

Le domande proposte dall’autrice non si lasciano disarmare dal fascino della retorica, esse sono concrete e non si sottraggono al confronto interiore: Di cosa possiamo rallegrarci, se siamo credenti? La fede è solo un rifugio? Perché amare? La pace è un dono o una conquista? Come pregare? Perché in tutte le cose (anche della natura) c’è sempre una compresenza di luce ed ombra? Come posso lodare Dio, se sto soffrendo per qualcosa?

Le riflessioni contenute in queste pagine sono arricchite da riferimenti biblici e dal pensiero di illustri pensatori, santi, padri della Chiesa, uomini religiosi del passato e del presente che Stefania Perna ama citare spesso nei suoi libri, «un florilegio incantevole – precisa padre Serafino Tognetti – tutto da ascoltare e da assaporare, per essere uomini dell’oggi, ben piantati nel presente e con lo sguardo nel futuro». Ogni capitolo, infatti, dopo una breve riflessione dell’Autrice, raccoglie numerose citazioni che possono arricchire il bagaglio culturale del lettore e invitarlo ad un confronto.

Interessante, infine, la riflessione che padre Serafino Tognetti propone nella presentazione di questo libro, mettendo in evidenza l’esistenza dell’uomo che si inserisce in un vissuto che parte con la creazione del mondo e termina con la vita celeste. «Siamo – precisa Tognetti – figli di coloro che ci hanno preceduto e padri di coloro che verranno, e non vaghiamo a casaccio senza sapere né da dove veniamo, né dove siamo diretti. Ma come conoscere tutte le cose che sono venute prima di noi, e come sapere con sicurezza il nostro punto di approdo? Basta guardare, scrutare, meditare, ascoltare. Dietro a noi, la saggezza degli uomini che ci hanno preceduto, ha seminato perle di vita e indicazioni che hanno fatto crescere l’animo umano, arricchendolo via via con tutte le cose nuove imparate; mentre davanti a noi, la fede ci dà sicurezza che non ci attende il vuoto, ma il ritorno nel seno del Padre, con la via tracciata da Cristo, che peraltro, necessita della nostra responsabilità, fatica ed intelligenza».

“Diario ad alta quota” di Stefania Perna, Edizioni Parva 2018, pp. 124

Scritto per Vatican Insider

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