Due prestigiose onorificence per gli chef palermitani Peppuccio e Roberto Cascino


Da dinistra gli chef: Mario Montagna, Roberto Cascino e Peppuccio Cascino

Erano oltre un centinaio gli chef che in questi giorni hanno preso parte, a Roma, alla consegna dei Collari “Collegium Cocorum”, una prestigiosa onorificenza al merito professionale conferita dalla Federazione italiana cuochi (FIC) a chi, per oltre 25 anni, ha promosso l’arte culinaria in Italia e nel mondo.

Tra i cinque siciliani premiati vi erano i maestri palermitani Peppuccio e Roberto Cascino, rispettivamente padre e figlio, appartenenti ad una delle più grandi famiglie di chef della nostra Isola.

Peppuccio Cascino si può dire che in realtà in pensione non c’è mai andato! Il Maestro continua, infatti, ad esercitare la professione dello chef in alcune particolari circostanze dove viene invitato, spesso anche a livello internazionale, testimoniando spessore e qualità artistiche che nel tempo non sono mai venute meno. Nella sua carriera di chef, tra le tante onorificenze ricevute e le prestigiose opportunità di cucinare per importanti esponenti della cultura e dello spettacolo, Peppuccio ricorda in modo particolare il pranzo preparato per Giovanni Paolo II, in visita pastorale a Palermo nel 1982, e la grande amicizia con il noto cantautore italiano Mino Reitano.

Roberto Cascino insegna attualmente presso l’Istituto alberghiero che porta il nome del nonno “Francesco Paolo Cascino”, l’artefice principale di questa grande famiglia di chef palermitani.

Roberto, che si tratti dei banchi di scuola o dei fornelli, riesce a dialogare e ad insegnare l’arte della cucina con semplicità didattica e un’appassionata fierezza per la professione dello chef. Il giovane Maestro, inoltre, non fa differenza fra i commensali che siedono al suo tavolo per gustare le prelibatezze della sua cucina: che si tratti di un personaggio illustre o dell’ultimo dei poveri, questo non cambia la verità del suo impegno. Convinto, infatti, che l’«amore» sia la migliore delle ricette da offrire a tavola, Roberto Cascino organizza talvolta dei banchetti – coinvolgendo gli allievi e i colleghi dell’Istituto “Cascino” – per gli ospiti della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo.

Tra i cuochi siciliani premiati, oltre ai due palermitani, cinque agrigentini: Salvatore Gambuzza di Agrigento, Liborio Bivona di Menfi e Alessandro Lauretta, Salvatore Ciaccio e Pippo Patti di Sciacca.

Con l’assegnazione di questi premi – spiega il presidente di Federcuochi, Rocco Pozzulo – «abbiamo voluto evidenziare da un lato l’importante capacità evocativa della cucina professionale e il prestigio di cui godono i veri professionisti del settore, dall’altro, anche attraverso l’assegnazione del collare ‘Amici dei cuochi’ conferito ad istituzioni e personalità vicine alla Federcuochi, la versatilità di un ambito che oggi è a pieno titolo un’importante espressione culturale del nostro tessuto socio-economico».

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