Gli studenti del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II”: «Come dobbiamo interpretare questa foto?»


Cinque righe e una fotografia pubblicate da “Aci Stampa” riaprono un dibattito che in questi giorni ha sollevato diverse perplessità circa la riorganizzazione del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per Studi su Matrimonio e Famiglia. «Lo scorso 1 agosto 2019 – riferisce Aci Stampa –, il Papa emerito Benedetto XVI, ha voluto ricevere in Udienza privata il Professor Monsignor Livio Melina. Dopo un lungo colloquio sui fatti recentemente accaduti al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, ha concesso la sua benedizione, manifestando la sua personale solidarietà e assicurando della sua vicinanza nella preghiera».

Monsignor Livio Melina è uno dei docenti licenziati in seguito alla pubblicazione dei Nuovi Statuti e il nuovo Ordinamento degli Studi dell’Istituto Giovanni Paolo II. Una situazione aggrovigliata e inaspettata che ha portato gli studenti del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” – preoccupati per i nuovi orientamenti teologici che metterebbero in discussione i presupposti formativi su Matrimonio e Famiglia promossi da Giovanni Paolo II – a scrivere una lettera al Preside, monsignor Pierangelo Sequeri, e al Gran Cancelliere monsignor Vincenzo Paglia, e successivamente a pubblicarla online (www.appellostudentigp2.com) con l’invito – per chi volesse citarla o diffonderla – a pubblicare la lettera nella sua interezza, condividendo fatti oggettivi e fondati sulla situazione, «senza emettere giudizi o considerazioni che potrebbero danneggiare o andare contro l’unità della nostra Chiesa o contro l’immagine del Santo Padre, Papa Francesco».

Immediatamente dopo la notizia pubblicata da Aci Stampa, gli studenti del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” – riportando nella loro pagina web (www.appellostudentigp2.com) la notizia corredata dalla fotografia che ritrae il Papa emerito Benedetto XVI con monsignor Livio Melina – si rivolgono al loro Preside chiedendo: «Come noi, studenti, dobbiamo interpretare questa foto?».

Foto: ACI Stampa

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