Lasciateci la libertà!


Il nome di Caritas Pirckheimer – come la citazione manzoniana a proposito di Carneade (Chi era costui?) – potrebbe suggerire al lettore il desiderio di conoscere la storia di questo personaggio femminile, rintracciandone gli aspetti storici e l’esperienza spirituale che hanno convinto Chiara Amata Tognali (una clarissa che vive nel monastero santa Chiara di Bienno, in Valcamonica) a dedicarle un libro, «Lasciateci la libertà! Caritas Pirckheimer e la vita religiosa nella bufera della Riforma», edito dal Messaggero di Padova.

Alla guida di un grande monastero di clarisse – in seguito alla scelta della città di Norimberga, nel 1523, di abbracciare la riforma protestante, con il divieto di vivere la fede e celebrare i sacramenti come prima (pena l’espulsione) – Barbara (Caritas) Pirckheimer diventa un luminoso punto di riferimento per il monastero e per tutta la Città, una voce capace di tenere in scacco il Consiglio cittadino per lungo tempo, in uno dei periodi più difficili per l’unità del cristianesimo occidentale. «I riformatori – scrive l’Autrice di questo libro – spingevano verso l’abolizione di tutte le forme di vita religiosa. Caritas Pirckheimer ha raccontato quegli anni difficili in una cronaca dettagliata e lucidissima che è giunta fino a noi e che coinvolge profondamente il lettore nella vicenda, pur essendo semplicemente una cronaca. Caritas ci offre uno spaccato della vita di una città, Norimberga appunto, che accogliendo la riforma protestante assume in breve tempo un assetto religioso notevolmente diverso da quello che la caratterizzava fino a poco tempo prima».

Nel libro di Chiara Amata Tognali è possibile rileggere la vita e la vocazione religiosa di Caritas Pirckheimer. Con altrettanta correttezza storica, l’Autrice racconta i presupposti teologici che portarono Lutero a prendere le distanze dalla Chiesa Cattolica e a sostenere la successiva Riforma Protestante. Dal quarto capitolo in poi del libro, emergono anche i dettagli pastorali messi in discussione dalla Riforma e le inevitabili conseguenze che misero in ginocchio il cattolicesimo di Norimberga; Caritas Pirckheimer scriveva infatti: «Furono cambiate molte cose per il nuovo insegnamento di Lutero e si ebbe una grande discordia nella fede cristiana. Anche le cerimonie della chiesa sono state abolite in buon numero e il clero è quasi completamente andato in rovina in molti luoghi. Poi si è predicata la libertà cristiana, cioè che le leggi della chiesa e che i voti dei religiosi non valgono più nulla e nessuno è colpevole se non li osserva. Così molte monache e monaci, facendo uso di questa libertà, se ne sono andati dai conventi, hanno rifiutato la propria Regola e il proprio abito, alcuni si sono sposati e han fatto ciò che volevano».

In una delle sue ultime lettere, la coraggiosa Abbadessa descriverà lo stato di abbandono che insieme alle sue consorelle dovette affrontare: «Siamo in verità così povere e misere figlie che sediamo nelle tenebre e nell’ombra della morte, private di tutti i santi sacramenti, del sacrificio della messa, del servizio divino, perfino della guida dei nostri superiori, cosa che fa particolarmente male, in questo tempo di angoscia e di tanti avvenimenti selvaggi».

Le pagine curate dalla Tognali risultano dinamiche e avvincenti; la narrazione, infatti, – pur rimanendo ancorata ai documenti storici posseduti (il memoriale che dal 1524 al 1528 riporta gli avvenimenti drammatici riguardanti il monastero) – è capace di catturare l’attenzione del lettore, assolvendo ad un importante intendimento: onorare la coraggiosa unità spirituale testimoniata dalle Clarisse di Norimberga e dalla loro madre abbadessa Caritas Pirckheimer. «Caritas e le sue sorelle – osserva l’Autrice – si trovarono a vivere su di un crinale scomodo della storia, in un momento di particolare difficoltà, nel bel mezzo di eventi che decisero la storia dell’Europa e la segnano ancora oggi. E venti più grandi di loro, più grandi anche della città di Norimberga in cui si trovano a giocarsi la vita. La loro eroica resistenza ottenne qualcosa che non riuscì ad alcun altro monastero nelle zone che aderirono alla riforma: poterono continuare a vivere insieme, secondo la loro forma di vita».

Chiara Amata Tognali, «Lasciateci la libertà! Caritas Pirckheimer e la vita religiosa nella bufera della Riforma», Messaggero di Padova 2013, pp. 152.

Scritto per Vatican Insider

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