“Il Diario di Elena”


Il «Diario di Elena» – come lascia intendere l’autrice nel prologo del suo libro – potrebbe essere considerato il racconto «di un cammino di fede, unico, certo, ma in fondo, così comune; perché il cuore umano presenta sempre gli stessi problemi, anche se ognuno di noi crede di viverli in modo particolare e diverso da tutti gli altri».
Alla sua terza pubblicazione, Stefania Perna – laureata in Lettere classiche e diplomata in pianoforte, con un dottorato in Letteratura cristiana antica alle spalle – propone ai lettori, sotto forma di diario, alcune meditazioni e il cammino spirituale di una 40nne alle prese con gli innumerevoli aspetti e le mille contraddizioni della propria esistenza. Si tratta – spiega l’autrice – di «semplici pagine da leggere lentamente, perché è così che sono nate, da un lungo lavorio interiore e soprattutto da qualche luce di Grazia, che Dio concede a chiunque lo cerchi con cuore sincero e impegno di vita».

«Elena», nelle pagine del suo libro, descrive i momenti di fatica, le responsabilità, le cose che è necessario fare, i dubbi, la fede, soprattutto la ricerca di Dio e tutto ciò che nella vita quotidiana mette in moto le nostre emozioni, i desideri e i sogni. «Raggiunto un obiettivo – racconta Elena –, subito sorge un problema e non c’è neanche il tempo di assaporare una gioia, che già si profila una nuova difficoltà; e così alla veneranda età di 42 anni, eccomi come un’adolescente a cercare sfogo nello scrivere un diario, e nel pregare».

Nel Diario di Elena vengono inserite anche preziose citazioni che, a corredo del dialogo interiore proposto dall’autrice, si inseriscono armoniosamente nel percorso di ricerca spirituale della protagonista, «sentivo in me – spiega Elena – un gran desiderio di credere in qualcosa o in Qualcuno di superiore; davanti alla monotonia della vita quotidiana, alle brutte notizie della cronaca, alle delusioni che si possono sperimentare anche nei sentimenti più belli e comunque limitati, per il semplice fatto di essere legati ad esseri umani che hanno limiti e difetti… come non desiderare qualcosa “aldilà”, di più perfetto, di davvero appagante, di infinito ed eterno?».

Stefania Perna ha iniziato il cammino editoriale con la pubblicazione di «50 preghiere per cercatori di speranza» (edizioni Effatà), un testo che raccoglie i dubbi, le gioie, le ferite che attraversano la vita ordinaria e che l’autrice riscrive restituendola al lettore sotto forma di preghiera. Nel 2016 pubblica «Strada facendo. Tutti sogni o tutti segni?» (Edizioni Cantagalli), un testo che riflette sulla condizione peregrinante dell’uomo, proteso verso una meta e alla ricerca della strada giusta da percorrere. Nel «Diario di Elena» non è difficile rintracciare quel filone introspettivo maturato in questi anni dall’autrice. «In queste pagine – spiega –, forse molti potranno riconoscere i loro problemi e magari trovare un piccolo aiuto per camminare verso le risposte, ben sapendo che, per definizione, la fede è un cammino e dunque non si giunge mai a risposte del tutto complete o definitive, ma a piccole luci che illuminano hic et nunc e, come le immagini di Montale, inevitabilmente portano scritto “più in là”».

Lo stile è semplice, e i temi proposti dall’autrice prendono le distanze da qualsiasi tipo di retorica o romanticismo spirituale. Nel Diario di Elena si fa strada, piuttosto, il desiderio di stare vicino a chi, nella quotidianità vive gli affanni e le contraddizioni del nostro tempo.

Stefania Perna, «Diario di Elena. Quarant’anni: perdersi o ritrovarsi?», Áncora 2016, pp. 167.

Scritto per Vatican Insider

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