“Il pensiero dei papi su San Pio e la sua opera”


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Un testo che raccoglie gli interventi ufficiali e le osservazioni dei pontefici nei confronti di padre Pio da Pietralcina, un interessante exursus cronologico, «una documentazione preziosa – sottolinea monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, nella prefazione del libro – che potrà essere un utile strumento per dare uno sguardo d’insieme alle riflessioni dei papi, per assumerla come un punto di riferimento importante per comprendere sempre meglio padre Pio e la sua opera». È questa la prospettiva editoriale e l’orientamento spirituale che il curatore della pubblicazione, Giovanni Chifari, e le Edizioni Casa Sollievo della Sofferenza hanno voluto dare al testo, «Il pensiero dei papi su San Pio e la sua opera». «Quella dei Papi e Padre Pio – scrive Giovanni Chifari nell’introduzione – è quindi una storia intensa, dove premure e reciproche attenzioni, stima e ammirazione prevalgono sui dubbi e sulle incertezze. Una realtà che non viene meno neanche nelle stagioni in cui sembreranno prevalere l’ambiguità e il fraintendimento e padre Pio stesso fu soggetto a dei seri provvedimenti restrittivi che ne limitarono l’esercizio pastorale». Incomprensioni e difficoltà, mediazioni e convincimenti personali di terze persone, infatti, non sempre favorirono un dialogo efficace, ma non impedirono al Santo di Pietrelcina di considerare la Chiesa – scrive Chifari – «come un’amabile madre, come colei che lo aveva generato alla fede. […] Anche nel tempo dell’incomprensione, vivendo in obbedienza ogni scelta da lei presa».

Il testo pubblicato dalle Edizioni Casa Sollievo della Sofferenza, presenta un’antologia di documenti relativi a quattro pontefici (Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI) intervenuti ufficialmente sugli straordinari eventi che riguardarono padre Pio. Giovanni Chifari, nell’introduzione, offre, tuttavia, interessanti indicazioni riconducibili ad altri papi che – fuori dall’ufficialità pontificia – hanno mostrato un benevolo interesse per il Frate cappuccino.

Pio XII fu il pontefice che ispirò la nascita dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio e che seguì costantemente il cammino di edificazione della Casa Sollievo della Sofferenza; lo stesso padre Pio – come riporta fedelmente il testo – sottolineò con «riconoscenza» l’operato di Eugenio Pacelli, «per aver segnato i primi atti di vita» della Casa Sollievo. Ai partecipanti a un simposio sulle malattie coronariche, il 9 maggio 1956, Papa Pacelli riferiva: «L’Ospedale di san Giovanni Rotondo, che apre ora i suoi battenti, è il frutto di una delle più alte intuizioni, di un ideale lungamente maturato e perfezionato a contatto con i più svariati e più crudeli aspetti della sofferenza morale e fisica della umanità. […] Sono note le fatiche, le preoccupazioni, le difficoltà che hanno attraversato i progressi di quest’Opera senza frenare lo slancio che la ispirò. Dal 1947 al 1956, essa è progredita pazientemente, tenacemente, e si presenta ora come un magnifico successo, uno degli ospedali meglio attrezzati d’Italia, […] e uno dei migliori del Mezzogiorno».

Giovanni Battista Montini, prima da cardinale e poi da pontefice, nutrì nei confronti di padre Pio una sincera stima. In antologia vengono riportati i due interventi ufficiali che richiamano padre Pio e la sua opera: un discorso rivolto ai padri Cappuccini conventuali del 1971, e un pensiero rivolto ai Gruppi di Preghiera in pellegrinaggio a Roma del 1975. «Il Pontefice – precisa Giovanni Chifari – lascia emergere una profonda stima e ammirazione per il Santo stigmatizzato, e segnala il suo essere strumento dell’opera di Dio, il suo essere umile servitore che con semplicità e vivendo solamente il Vangelo, annuncia e semina la speranza cristiana».

La produzione più corposa di interventi e discorsi pontifici su padre Pio e la sua opera è quella riguardante il pontificato di Giovanni Paolo II. Ancora sacerdote, Karol Wojtyla ebbe modo di conoscere il Santo di Pietrelcina, «i suoi testi – scrive Chifari – lasciano emergere intuizioni e sottolineature che ci hanno consentito di guardare in modo più profondo a padre Pio e alla sua opera. Nei suoi molteplici discorsi presentò più volte l’umile Frate come un Santo ministro dell’altare e del confessionale, modello singolare di sacerdote e religioso, assimilato e conformato a Cristo». Giovanni Paolo II, nell’ottobre del 1983, diceva di padre Pio: «La fecondità misteriosa della sua lunga vita di sacerdote e di religioso figlio di san Francesco d’Assisi, continua ancora ad agire, potremmo dire, con visibile crescendo, in particolare in due Opere che sono tipicamente “sue”, perché nate dal suo grande cuore, aperto all’amore di Dio e dei fratelli: i “Gruppi di preghiera” e la “Casa sollievo della sofferenza”, universalmente nota per le sue benemerenze anche in campo umanitario e sociale. Come tutte le Associazioni e i Movimenti».

Tra i momenti più significativi del magistero di Papa Benedetto XVI su San Pio e la sua Opera viene ricordato il discorso del 2006 in occasione del pellegrinaggio a Roma per il 50° di nascita di Casa Sollievo, e la visita pastorale a San Giovanni Rotondo del 2009. Ai Frati minori Cappuccini e a tutti coloro che a diverso titolo erano amici del Santo Frate di Pietrelcina, papa Benedetto XVI diceva: «Voi siete gli eredi di Padre Pio e l’eredità che vi ha lasciato è la santità. In una sua lettera scrive: “Sembra che Gesù non abbia altra cura per le mani se non quella di santificare l’anima vostra” (Epist. II, p. 155). Questa era sempre la sua prima preoccupazione, la sua ansia sacerdotale e paterna: che le persone ritornassero a Dio, che potessero sperimentare la sua misericordia e, interiormente rinnovate, riscoprissero la bellezza e la gioia di essere cristiani, di vivere in comunione con Gesù, di appartenere alla sua Chiesa e praticare il Vangelo. Padre Pio attirava sulla via della santità con la sua stessa testimonianza, indicando con l’esempio il “binario” che a essa conduce: la preghiera e la carità».

Il testo, edito dalle Edizioni Casa Sollievo della Sofferenza, è di grande attualità; in esso, infatti, oltre alle osservazioni ufficiali di alcuni papi, è possibile raccogliere l’urgente richiamo alla santità e alla misericordia, i temi principali dell’attuale Giubileo indetto da papa Francesco.

«Il pensiero dei papi su San Pio e la sua opera», a cura di Giovanni Chifari, Edizioni Casa Sollievo della Sofferenza, 2014, 120 pagine.

Scritto per Vatican Insider

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