I tanti universi del «Genere»


9724332332Non è semplice – soprattutto nell’attuale contesto storico – chiarire e definire esaustivamente il significato di “genere”, attorno al quale si è aperto recentemente un intenso conflitto simbolico, politico e pratico senza precedenti. È la prima osservazione che Lucia Vantini – autrice del volume pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Padova (EMP), dal titolo “Genere” – sottolinea nell’introduzione, precisando anche l’orientamento che il testo da lei scritto intende seguire; non «dalla convinzione di avere qualcosa di risolutivo da dire – chiarisce la Vantini –, né dal desiderio di collocarsi in modo personale dentro uno dei conflitti più acuti del presente. Queste pagine vorrebbero piuttosto essere un invito ad ascoltare con maggiore attenzione ciò che si muove attorno alla questione, oggi riduttivamente presentata nella forma di una rigida alternativa: o si è pro o si è contro “il genere”».

Leggendo le pagine di questo volume – che si offre al lettore con garbata schiettezza – si comprende subito che fra gli intendimenti dell’Autrice non vi è la pretesa di esplicitare e dettagliare necessariamente tutto, e – con analoga coerenza – non si è deciso di trattare un argomento così delicato con sciocca superficialità. «Non sottolineo – precisa Lucia Vantini – la complessità della categoria per renderla elitaria e consegnarla alle poche menti che ne sarebbero all’altezza. Vorrei piuttosto segnalare che la parola racchiude così tanti piani e così tanti livelli da non consentire una presa di posizione netta e senza sfumature».

Il testo edito da EMP non è stato strutturato in funzione di slogan o frasi a effetto (espedienti talvolta molto diffusi nel linguaggio scritto e parlato di oggi); vi è piuttosto il desiderio di «promuovere un allargamento della visuale e una certa profondità dello sguardo. Alla fine della lettura, del “genere” – precisa l’Autrice – si dovrebbe per lo meno aver compreso due cose importanti: esso non può venire ingenuamente rimosso, perché ha a che fare con l’esistenza di tutti, né può essere trattato come tema assoluto, perché ha delle radici culturali che vanno conosciute».

Lucia Vantini è membro del Coordinamento delle teologhe italiane, insegna filosofia della conoscenza e teologia fondamentale all’ISSR e allo Studio teologico san Zeno di Verona. In questa sua ultima pubblicazione nessun termine è stato lasciato al caso; non solo gli elementi lessicali e lo sviluppo assunto oggi, ma anche l’evoluzione che in ambito sociologico, antropologico, politico e religioso la parola “genere” ha suscitato. Il testo, così, presenta due parti, una più teorica e una più pratica. «La prima – come spigato nell’introduzione – mira a restituire alla parola “genere” la sua storia e il suo contesto. Una volta radicata nel suo universo simbolico, questa parola si chiarisce, prendendo senso da altre parole e in un tessuto di interpretazioni, in una varietà di significati che impedisce sia di santificarla sia di demonizzarla. La seconda parte mira invece a riconoscere l’utilità di un’ermeneutica di “genere” nei diversi ambiti del sapere e della vita umana: neuroscienze, economia, educazione scolastica e teologia lasciano così intravedere aspetti importanti, che con una logica neutra resterebbero impliciti o verrebbero accettati acriticamente».

Tenuto conto dell’attualità che l’argomento sul “genere” assume nella società odierna, il volume edito dalle Edizioni Messaggero di Padova rappresenta un ottimo approccio per comprendere, con obiettiva soggettività, gli aspetti principali legati a questo tema.

Lucia Vantini, Genere, Edizioni Messaggero Padova, 2015, pp. 112, 11,00 euro.

Scritto per Vatican Insider

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