Laici, l’immensa maggioranza del Popolo di Dio


croce_popoloUno tra i più grandi teologi del Novecento, H.U. von Balthasar, amava ricordare che: “Il sacerdote ha bisogno anche del laico, che, con la sua competenza delle cose del mondo, compie quelle cose che egli cerca di mediargli nella visione cristiana. Il sacerdote non si politicizzerà come il laico e il laico non si arrogherà nulla di ciò che è ministero sacerdotale”. C’è voluto del tempo perché si giungesse a riconoscere questa ingombrante, per certi versi, verità ecclesiale intuita, studiate e valorizzata negli anni del Concilio Vaticano II, e non sempre – nonostante siano trascorsi 50 anni dal Concilio – l’identità ecclesiale attribuita al fedele laico è stata pienamente riconosciuta. Emilia Palladino – specialista in Dottrina Sociale della chiesa alla Pontificia Universita Gregoriana – a tal proposito rilegge le intuizioni del Concilio, e in riferimento all’Esortazione Apostolica di Papa Francesco, la “Evangelii Gaudium”, prende in considerazione il ruolo riconosciuto alla vocazione laicale, evidenziando le vie di superamento di una contrapposizione sterile tra laicato e gerarchia.

“I laici battezzati – afferma la Palladino – rappresentano forse l’unico carburante in grado di rifornire di nuova spinta evangelizzatrice la chiesa cattolica, proprio perché credenti in Dio ma immersi nel mondo di oggi”. Tuttavia c’è ancora un rischio nella Chiesa e nel laicato cattolico, messo in luce nel saggio di Emilia Palladino: quello “di fraintendere la comprensione della responsabilità laicale, declinandola non tanto in termini di servizio, quanto di servilismo, non tanto di vera e agente comunione ecclesiale, quanto di clericalismo”.

Volgendo uno sguardo d’insieme alla realtà ecclesiale del nostro tempo, non passa inosservata la riflessione che Papa Francesco sviluppa nel testo della “Evangelii gaudium”. E’ a partire, infatti, da questo documento che i professori dell’Università Gregoriana, coordinati dal Dipartimento di Teologia morale, hanno riflettuto – il 14 gennaio scorso – su alcune delle idee suggestive rintracciate nel documento papale, pubblicando in seguito un commentario dov’è presente anche il testo della Palladino, “I laici: l’immensa maggioranza del popolo di Dio”. Più volte Papa Francesco ha sottolineato i rischi del clericalismo; la responsabilità laicale – sottolinea il Pontefice – “non si manifesta nello stesso modo da tutte le parti. In alcuni casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in altri casi per non aver trovato spazio nelle loro Chiese particolari per poter esprimersi ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene al margine delle decisioni”; l’attività del laico, inoltre, “si limita molte volte a compiti intraecclesiali senza un reale impegno per l’applicazione del Vangelo alla trasformazione della società” (EG, 102). E’ questa, allora, una delle sfide pastorali che il Pontefice vuole rilanciare, attingendo all’eredità lasciata dal Concilio.

Emilia Palladino, dopo un breve exursus storico riguardante il progressivo riconoscimento del laicato cattolico, ricorda gli elementi innovativi contenuti nella Lumen Gentium (una delle quattro costituzioni principali del Concilio Vaticano II), dove il capitolo sul “Popolo di Dio” precede quelli che riguardano la gerarchia della Chiesa e il laicato. Il Concilio, così, capovolge l’idea di una Chiesa piramidale con al vertice l’indiscussa gerarchia, e pone alla base di ogni vocazione l’identità del “fedele” laico e clerico, entrambi appartenenti ad un unico “Popolo”. Quando Papa Francesco, nel testo della Evangelii Gaudium, dice che “i laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servizio c’è una minoranza: i ministri ordinati. E’ cresciuta la coscienza dell’identità e della missione del laico nella chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non sufficiente, con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede” (EG, 102), ci si rende conto – dichiara la Palladino –, “che il papa non definisce affatto il laicato cattolico; egli, in realtà, si limita semplicemente a prendere atto della sua numerosità. […] Il papa in realtà raccomanda anche che non se ne parli «a sproposito», cioè senza che quanto detto si traduca poi in una prassi ecclesiale veramente laicale. Non è utile per nessuno, sembra dire Francesco, né per i clerici, né per gli stessi laici, che si discuta molto su come si indentifichi il laicato cattolico e quali siano le sue competenze ecclesiali; si rischia di «dire molto» e «fare poco». La realtà sia sacramentale, sia ordinaria è che i fedeli laici sono chiesa, semplicemente”.

Nella lettura di Emilia Palladino, infine, il clericalismo, per Papa Francesco, “è frutto soprattutto di una conversione debole e incostante, legata all’ignoranza che viene dal non avere incontrato Cristo vivo e vero; perché, se lo si fosse incontrato realmente, nessun laico, ma anche nessun consacrato, potrebbe essere clericale”.   Questa e altre autorevoli riflessioni sono contenute nel commentario (prima citato) “Evangelii Gaudium: il testo ci interroga. Chiavi di lettura, testimonianze e prospettive” (Gregorian & Biblical Press 2014, pp. 304). Il testo programmatico del Pontefice è qui analizzato secondo diversi settori disciplinari (cristologia, ecclesiologia, morale, economia, antropologia, dialogo con l’ebraismo e con l’islam, filosofia, comunicazione, ruolo del laicato, ruolo della famiglia, ecc.) da un team accademico internazionale. Chiude il volume una testimonianza a firma del Segretario speciale del Sinodo sulla Famiglia, mons. Bruno Forte. L’incontro sarà presieduto dal cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario del Sinodo dei Vescovi, e moderato dal vaticanista Enzo Romeo. Interverranno il cardinale Luis Antonio Tagle (Arcivescovo di Manila), mons. Giancarlo Maria Bregantini (arcivescovo di Campobasso-Boiano), l’ecclesiologo Severino Dianich (Facoltà teologica dell’Italia centrale) e il moralista Cataldo Zuccaro (Pontificia Università Urbaniana).

Scritto per Vatican Insider

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *