Il dramma dell’alcol nella vita degli adolescenti 1


bereIn Europa, ogni anno, viene registrato il decesso di 55 mila giovani adulti (dai 15 ai 29 anni di età) causato dall’eccessivo uso di alcol. In Italia 50 mila (su 170 mila) incidenti stradali sono dovuti all’eccessivo tasso alcolico riscontrato nel organismo delle giovani vittime. Un fenomeno socio-sanitario che appare in costante crescita e che non può non preoccupare. Tanti giovani italiani, purtroppo, iniziano a fare uso di alcol a 11 anni, superando persino la media europea che è di 13 anni. Secondo l’analisi di alcuni esperti, gli adolescenti non sono propensi a seguire le regole dettate in famiglia, preferiscono invece costruire la propria identità in seno al gruppo di coetanei frequentato. Ma è proprio in questo fazzoletto di terra, incolto e privo di regole, che i più giovani sperimentano le bevande “alternative” e i comportamenti trasgressivi come l’abuso.

Nel periodo estivo, poi, le occasioni si moltiplicano e la sfida con il “bicchiere” – per dire agli altri che puoi reggere l’alcol, dimostrando di essere emancipato e forte – è una sorta di rito di iniziazione che determina il passaggio nel mondo degli adulti. Ci si incontra in birreria o nei pub, per consumare “indisturbati” (visto che in pochi si preoccupano di chiedere se sono maggiorenni!) le principali bevande alcoliche che vanno di moda. Puoi chiedere, per esempio, un drink, happy hour (dove happy hour sta, paradossalmente, per “ora felice”) o uno spritz (composto da vari elementi alcolici) “solo” per iniziare la serata. Gli apparenti innocui bicchierini di rum e tequila (chupiti), poi, da bere in un colpo solo, hanno generato una sorta di “dama alcolica” (conosciuta tra i più giovani) dove le pedine poste sulla scacchiera sono sostituite dai bicchierini colmi appunto di rum e tequila. Vi è, infine, il binge drinking (il bere da sballo), consistente in sei bicchieri da mandare giù a seconda dell’occasione. Non bisogna dimenticare che vino, whisky, sambuca, vodka diventano poi micidiali se assunti insieme durante il corso di una serata!

Tanti giovani ritengono che l’uso di alcol possa aiutarli a fronteggiare meglio le difficoltà adolescenziali e a combattere l’eccessiva timidezza. “Bere per dimenticare di esistere”… non è il titolo di un film, ma la drammatica realtà di una generazione di “figli” che non riesce più a rintracciare il senso da dare alla propria esistenza.


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Un commento su “Il dramma dell’alcol nella vita degli adolescenti

  • Ottavio Lo Piccolo

    L’Italia, come l’America, deve mettere leggi severe e punire quelli che servono alcolici ai minorenni con grosse multe e carcere. Solo in questo modo potranno diminuire le giovani vittime dell’alcol.