Il rischioso “gioco delle tre carte”!


prima_2In questi giorni è stato pubblicato uno Strumento di Lavoro che raccoglie le considerazioni delle Chiese locali presenti nel mondo circa il questionario, su matrimonio e famiglia, pubblicato sette mesi fa nel Documento preparatorio al Sinodo dei Vescovi che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre. Navigando sul web ho trovato interessanti due articoli: quello di Angela Ambrogetti, vaticanista e direttore del portale Korazym.org, e quello di Massimo Introvigne, sociologo e scrittore italiano.

Mi rendo sempre più conto che le linee guida che ci aiuteranno a comprendere un po’ più da vicino le problematiche relative al matrimonio e alla famiglia (legge naturale, comunione ai divorziati risposati, coppie omosessuali, ecc.) non possono essere gestite in modo sentimentale, senza tenere conto – e rendere conto – della dottrina della fede cristiana, annunciata e testimoniata da Cristo… in carne e ossa.

C’è, dunque, una ragionevole concretezza della fede che bisogna urgentemente rintracciare e rilanciare nel nostro tempo, evitando la logica del “gioco delle tre carte” (rischioso gioco d’azzardo) che tende a spiazzare i fedeli e a nascondere (magari in buona fede o come dicevamo prima lasciando prevalere il sentimentalismo) i contenuti del Vangelo. Fuori da questi contenuti, che custodiscono la realtà dottrinale insegnata da Cristo, tutto diventa opinabile e mutabile… persino dal punto di vista pastorale.

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