Adamo, “dove sei?”


logo_papafrancescoIl museo Yad Vashem o Museo dell’Olocausto è il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’olocausto fondato nel 1953. Anche Papa Francesco, durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta, si è voluto soffermare in questo luogo della memoria, sostando in preghiera e pronunciando – a mio pare – uno dei discorsi più belli. Nelle parole del Papa l’eco della voce di Dio descritta nel libro della Genesi: Adamo, “dove sei?”. La consapevolezza di essere caduti miserabilmente in basso, in preda al maligno, con l’arrogante pretesa di essere Dio.

Un breve passaggio della riflessione di Papa Francesco. Qui il testo integrale.

Uomo, chi sei? Non ti riconosco più.
Chi sei, uomo? Chi sei diventato?
Di quale orrore sei stato capace?
Che cosa ti ha fatto cadere così in basso?
Non è la polvere del suolo, da cui sei tratto. La polvere del suolo è cosa buona, opera delle mie mani.
Non è l’alito di vita che ho soffiato nelle tue narici. Quel soffio viene da me, è cosa molto buona (cfr Gen 2,7).
No, questo abisso non può essere solo opera tua, delle tue mani, del tuo cuore… Chi ti ha corrotto? Chi ti ha sfigurato?
Chi ti ha contagiato la presunzione di impadronirti del bene e del male?
Chi ti ha convinto che eri dio? Non solo hai torturato e ucciso i tuoi fratelli, ma li hai offerti in sacrificio  a te stesso, perché ti sei eretto a dio. Oggi torniamo ad ascoltare qui la voce di Dio: “Adamo, dove sei?”.

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