Don Benzi verso gli altari


La fama di santità di don Oreste Benzi è stata ufficialmente riconosciuta. Il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, lo ha reso noto in questi giorni ai sacerdoti della diocesi emiliana, dopo aver firmato il decreto per l’introduzione della causa di beatificazione. “Il vescovo – spiega la postulatrice della Causa, Elisabetta Casadei ai microfoni dell’agenzia Sir – è arrivato a questo passo importante dopo aver ricevuto il nulla osta dalla Santa Sede (la Congregazione per le Cause dei Santi ha dato il suo avvallo lo scorso 3 gennaio, ndr) e sentito il parere positivo dei confratelli nell’episcopato della regione Emilia Romagna”. Nel decretare l’avvio della Causa, prosegue la postulatrice, “il vescovo Lambiasi invita ogni fedele della nostra diocesi e, possibilmente, di tutte quelle in cui don Oreste è vissuto, a fornirgli notizie utili, sia pro che contro la causa, e a fargli pervenire anche gli scritti di don Benzi che, eventualmente, possono essere in possesso dei fedeli”.

Fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII e suo responsabile generale fino al giorno della morte (2 novembre 2007), don Oreste Benzi dedicò l’intera esistenza agli ultimi e a coloro che per vari motivi, sono senza famiglia. “Voi – aveva affermato Giovanni Paolo II incontrando la Comunità Papa Giovanni XXIII nel novembre del 2004 – siete ben consapevoli che l’azione caritativa verso i fratelli assume il suo pieno valore quando si fonda sul primato dell’amore di Dio. Per dare autentico amore ai fratelli è necessario attingerlo in Dio. Per questo opportunamente voi dedicate soste prolungate alla preghiera, all’ascolto della Parola di Dio, e fondate tutta la vostra esistenza su Cristo. (…) Continuate a curare la vostra formazione spirituale e l’assidua frequenza ai Sacramenti. Fate, in particolare, dell’Eucaristia il cuore delle case-famiglia e di ogni altra attività sociale ed educativa. (…) Attingete da Lui l’energia spirituale per essere infaticabili operai del suo Vangelo, testimoniandone la tenerezza a quanti vivono in condizioni di disagio e di abbandono”.

Anche papa Benedetto XVI in due diverse circostanze ricordò la figura del santo sacerdote: nel telegramma di cordoglio per la morte di don Oreste Benzi, definendolo “umile e povero sacerdote di Cristo… È stato un infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi facendosi carico di tanti gravi problemi sociali che affliggono il mondo contemporaneo”, e al termine dell’udienza generale del novembre 2009 (due anni dopo la morte di don Benzi), rivolgendo alla Comunità Papa Giovanni XXIII queste parole: “Cari amici, la feconda eredità spirituale di questo benemerito sacerdote sia per voi stimolo a far fruttificare nella Chiesa e per il mondo la provvidenziale opera da lui iniziata a favore degli ultimi della nostra società. Vi accompagno volentieri con la preghiera”.

Molte le testimonianze e le lettere che hanno sostenuto e incoraggiato l’apertura della causa di beatificazione di don Oreste Benzi; oltre a quella della Comunità Papa Giovanni XXIII sono state archiviate, infatti, le lettere di nove cardinali, quarantuno vescovi italiani e undici vescovi e arcivescovi stranieri, oltre a vari movimenti ecclesiali. “È una notizia che aspettavamo da tempo e che è arrivata in un momento particolarmente significativo per la nostra Comunità”, commenta Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, sulle pagine dell’agenzia Sir.

Proprio in questi giorni la Comunità fondata da don Oreste Benzi ha appreso dalla Santa Sede che sarà ricevuta in udienza speciale da papa Francesco il 29 novembre, “esattamente a dieci anni dall’udienza che ci era stata concessa da Giovanni Paolo II il 29 novembre 2004”. “Tutti ricordiamo – prosegue Ramonda – la felicità di don Oreste di poter presentare in quella occasione al Santo Padre la sua Comunità e in particolare i piccoli e i poveri accolti nelle nostre famiglie e case famiglia, per ricevere ancora una volta una conferma della bontà del cammino da parte del Pastore universale”.

Scritto per Vatican Insider

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