Quello strano Centurione romano!


centurioneIl Vangelo di Matteo (Mt 8, 5-10; ma anche Lc 7, 2-10) ci regala una delle pagine più commoventi circa il mistero della nostra fede. Un breve scambio di parole seguite da una esplicita richiesta di guarigione, indirizzata da un Centurione romano al Figlio di Dio. Una fede grande, testimoniata da uno da cui non ti saresti mai aspettato un simile gesto. La conferma che Gesù viene sulla terra per tutti… la speranza che tutti possono incontrarlo!

Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente”…

Persino un Centurione romano entrò a fare parte della schiera di coloro che credettero in Gesù. Non conosciamo il suo nome ma il lavoro che egli svolgeva, tra i ranghi di un esercito nemico ed usurpatore. Un centurione che aveva umanamente iniziato a guardare con lealtà alle esigenze degli israeliti, costruendo per loro una sinagoga (come si ricorda nel Vangelo di Luca). Adesso, però, il servo del Centurione stava per morire e avendo sentito parlare di Gesù non esitò a rivolgersi a lui, pregandolo di venire a salvare l’amato servo.

Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande” (Mt 8, 5 -10).

Una fede così grande non si era mai vista in Israele e Gesù stesso ne rimase ammirato. E il servo venne guarito.

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