A torto o a ragione!


prima_2Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di confessare di aver avuto torto: è, infatti, un po’ come dire – in altri termini – che oggi egli è più saggio di quanto non lo fosse ieri” (Jonathan Swift).

Risulterà certamente più semplice difendere ad ogni costo le proprie posizioni (anche a torto!) piuttosto che riconoscere con umiltà l’evidenza di un errore.

A torto o a ragione, però, c’è sempre una “verità” che in qualche modo bisogna lasciar passare. Serve qualcuno che sia in grado di riconoscerla, disposto a discuterla e pronto ad accoglierla; e il luogo migliore perché tutto questo accada si chiama dialogo e confronto! Nessuno di noi, tra le altre cose, è in grado di possedere la verità… eccetto Dio!

“Il dialogo nasce appunto dalla consapevolezza che il possesso totale ed esclusivo della verità è di Dio e, quindi, diventa importante il confronto” (G. Ravasi).

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