Come le corde del paracadute 2


paracad“Fin quando una persona che deve saltare con il paracadute non si sarà gettata nel vuoto, non potrà sentire che le corde del paracadute la sostengono. Bisogna prima fare il salto, solo in seguito ci si sentirà portati” (J. Philippe, La pace del cuore).

Anche Gesù chiede a ciascun uomo questo particolare “salto” nella fede, «Vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi» (Mt 19, 21). Lascia tutto ciò che nel mondo si presenta sottoforma di certezza e stabilità e che ci lega inesorabilmente alle misere conoscenze del nostro tempo come ad un sottile filo di cotone.

Prima o poi l’uomo scopre i propri limiti e di fronte agli ostacoli dell’esistenza è costretto a riconoscere la fragilità della natura umana. “L’essenziale – osserva Frère Roger – passa sempre per il cuore”; è dentro – tra le pareti del nostro cuore – che bisogna ricercare la sorgente dell’amore.

E’ necessario rimettersi in gioco più volte al giorno, soprattutto quando i limiti della nostra umanità si contrappongono alla proposta di fede lanciata da Cristo.

Se dall’altra parte c’è Dio, il salto dell’uomo non si perderà nel vuoto! Dio, come le corde del paracadute sostiene la nostra scelta.


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2 commenti su “Come le corde del paracadute

  • vincenzo moscaritolo

    Bisogna avere fede…e la fede è un regalo dello Spirito Santo!
    Bisogna avere coraggio senza coraggio non si salta e il coraggio se non lo possiedi bisoggna chiederlo.
    Dono, dono tutto è dono! Signore aiutami a non dubitare di Te. Pietà di me peccatore e vigliacco.