Il sacramento dell’umano


fam_pap“Il matrimonio è come se fosse un primo sacramento dell’umano, ove la persona scopre se stessa, si auto-comprende in relazione agli altri e in relazione all’amore che è capace di ricevere e di dare. L’amore sponsale e familiare rivela anche chiaramente la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre, e che le prove, i sacrifici e le crisi della coppia come della stessa famiglia rappresentano dei passaggi per crescere nel bene, nella verità e nella bellezza”.

In queste parole – pronunciate da Papa Francesco durante l’Udienza al Pontificio Consiglio per la Famiglia, svoltasi a Roma in questi giorni – c’è un piccolo concentrato di teologia trinitaria, assolutamente semplice e comprensibile a tutti. La persona si auto-comprende se è capace di relazione (nel senso di dialogo, ascolto, dono, misericordia, comunione di persone, ecc.)… e dunque serve un’altra persona perché questa armonia si realizzi. Lo scrittore inglese C. S. Lewis, a tal proposito scriveva: “Molti ripetono volentieri l’affermazione cristiana che «Dio è amore». Ma non sembrano avvertire che le parole «Dio è amore» sono prive di significato reale se Dio non contiene almeno due Persone. L’amore è qualcosa che una persona ha per un’altra”.

Chi ha a che fare – seriamente e con tutto se stesso – con l’esperienza dell’amore (che abbiamo detto prima deve diventare relazione, dialogo, ascolto, dono, misericordia), ha a che fare direttamente con Dio, per il semplice fatto che Dio è così! Egli è relazione, comunione di persone, eterno dialogo, ascolto, dono, misericordia.

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