Il mio santo professore di religione!


pinopuglisiIl mio “santo” professore di Religione, Don Pino Puglisi, era una persona mite e attenta ad ogni persona che incontrava, piccolo, giovane, grande che fosse. Sapeva ridere e sdrammatizzare a seconda delle situazioni, si scherniva quando attirava la nostra attenzione verso le sue grandi orecchie, o quando entrava in classe (per la prima volta) con una “scatola”, incuriosendo gli alunni, e senza dire una parola né accennare al programma scolastico che avrebbe svolto durante l’anno poggiava la scatola per terra e vi saltava sopra dicendo: “Ragazzi, mi presento! Sono un rompiscatole!”.

Ricordo ancora un altro episodio, un po’ più triste ma ugualmente capace di insegnare come si fa a vivere testimoniando quotidianamente Cristo. Un giorno entrò in classe con un evidente ematoma nell’occhio destro, tutti iniziammo a chiedergli cosa gli fosse accaduto. E lui, con il suo solito simpatico modo di fare iniziò a descrivere la notte insonne che aveva trascorso (narrando il tutto come una simpatica storiella) e la decisione di andare in cucina a prendere un bicchiere d’acqua senza però accendere la luce, sbattendo così la faccia contro una porta semiaperta. Non senza commozione ho scoperto, anni dopo, ciò che realmente quella sera era accaduto proprio grazie al film “Alla luce del sole” di Roberto Faenza che ne ricorda l’episodio. Durante quella notte Don Pino Puglisi ricevette la visita di due mafiosi che per intimidirlo e farlo retrocedere dalla sua “pericolosa” missione lo riempirono di botte!

C’è un particolare brano biblico che credo fosse molto importante per P. Puglisi, poiché ci chiedeva di scriverlo nel nostro quaderno (che conservo ancora gelosamente), invitandoci ad impararlo a memoria. Ma non era ancora tutto, bisognava infatti guardarlo nel volto quando pronunciava con fierezza le parole di quel testo per capire quanto importante fossero quelle sacre parole: «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa» (Esodo 19, 4-6).

Papa Francesco durante il post-angelus domenicale ha ricordato la figura di Padre Pino Puglusi beatificato ieri a Palermo; “un sacerdote esemplare, – afferma il Pontefice – dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo li sottraeva alla malavita, e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà, però, è lui che ha vinto, con Cristo Risorto. Io penso a tanti dolori di uomini e donne, anche di bambini, che sono sfruttati da tante mafie, che li sfruttano facendo fare loro un lavoro che li rende schiavi, con la prostituzione, con tante pressioni sociali. Dietro a questi sfruttamenti, dietro a queste schiavitù, ci sono mafie. Preghiamo il Signore perché converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo! Non possono fare di noi, fratelli, schiavi! Dobbiamo pregare il Signore! Preghiamo perché questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio e lodiamo Dio per la luminosa testimonianza di don Giuseppe Puglisi, e facciamo tesoro del suo esempio!”.

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