“Finché la pace sarà una forma insaziata e finché non avremo sradicato l’ingiustizia e la violenza, il Cristo non sarà nato” (Gandhi).
Ci si sbaglierebbe però nel considerare la pace una semplice e sentimentale operazione matematica, un qualcosa che scaturisce dall’esterno della nostra vita. E’ facile dire che nel mondo non c’è pace, quando – a volerci pensare bene – è dentro di noi che, sempre più spesso, la pace viene meno. Scrive Renato Zero in una delle sue canzoni: “Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia”!
Cominciamo dal di dentro, a partire dai rapporti con le persone che condividono la nostra vocazione, che abitano insieme a noi perché – a poco a poco e con l’aiuto di Dio – abitino finalmente dentro di noi!
Sradichiamo l’ingiustizia e la violenza dei nostri pregiudizi, iniziamo con gesti concreti (e non con esternazioni moraleggianti e lamenti vari!) ad amare chi ci sta accanto. Perché vuoi discutere e parlare, parlare e parlare… quando io (tua moglie, tuo marito, tuo figlio…) ho solo bisogno di un tuo sguardo, della tua attenzione, della tua carezza?
Piccoli gesti quotidiani che esprimano la sostanza dell’amore e il desiderio di imparare ad amare e a lasciarsi amare di più!
Stupendo
Bello, mi piace e condivido. Faccio mio il proposito allora. Ciao Michelangelo, buona settimana!
Grazie a voi, carissime Flavia ed Elisabetta. Buona giornata.