Quelli del giorno dopo!


pinocchio“L’occhio che indefesso guarda verso di me intende sempre l’oggi: «Precisamente adesso voglio essere amato». Ma io abbasso i miei occhi e dico: ti amerò domani. Domani vedrai che cosa sono capace di fare per te. Il sacrificio che ti offrirò. Domani ti pagherò il doppio se mi concedi anche solo l’ora odierna. […] Sono addirittura pronto a prendere su di me la tua croce, a fare la tua via crucis stazione per stazione fino al sacrificio totale, fino alla morte definitiva. Ma a una condizione: domani. Voglio anche tapparmi l’orecchiò, lo voglio già oggi, in mezzo al piacere, già ci penso e me lo tengo chiaro davanti agli occhi: domani ti seguirò. Come il condannato ad ogni boccone del suo ultimo pranzo pensa a domani, così io penso a te, con il proposito di darmi a te. Ma domani, domani, non oggi” (H.U. von Balthasar).

Non si può certo dire che manchi di buoni propositi il personaggio descritto nella citazione appena proposta e che tante affinità sembra avere con ciascuno di noi. Siamo noi quelli del giorno dopo? “Carpe diem quam minimum credula postero” (Cogli l’attimo confidando il meno possibile nel domani) richiamava a savie e ponderate scelte il poeta latino Orazio!

Come non citare a tal proposito il buon Pinocchio?

“Gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di colpi di gran cassa…
Si fermò e stette in ascolto. Quei suoni venivano di fondo a una lunghissima strada traversa, che conduceva a un piccolo paesetto fabbricato sulla spiaggia del mare.
Che cosa sia questa musica? Peccato che io debba andare a scuola, se no…
E rimase lí perplesso. A ogni modo, bisognava prendere una risoluzione: o a scuola, o a sentire i pifferi.
Oggi anderò a sentire i pifferi, e domani a scuola: per andare a scuola c’è
sempre tempo — disse finalmente quel monello, facendo una spallucciata”.

Ci sono situazioni che non è possibile però rinviare a data da destinare, quando in gioco c’è l’amore di Dio. Lo comprende bene la piccola Teresa di Gesù Bambino che il 1 giugno 1894 scrive questa struggente poesia:

Il mio canto d’oggi

1. La mia vita è un baleno, un’ora che passa, è un momento che presto mi sfugge e se ne va. Tu lo sai, mio Dio, che per amarti sulla terra non ho altro che l’oggi!

2. T’amo, Gesù, tende a te la mia anima… Sii tu il mio dolce sostegno, regnami in cuore, dammi il tuo sorriso, per un giorno solo, per oggi, per oggi!

3. Che importa, Signore, se l’avvenire è oscuro… No, io non posso pregarti per il domani… Mantieni puro il mio cuore, coprimi con la tua ombra, e non sia che per oggi!

4. Pavento la mia incostanza, se penso al domani, e sento nascermi in cuore tedio e tristezza; ciò che voglio, mio Dio, è la prova, la sofferenza, e che sia per oggi!

5. Dovrò ben vederti, tra poco, sulla riva eterna, o Pilota divino, mano che mi conduci! Guida la mia navicella in pace sull’ira dei flutti, e non sia che per oggi!

6. Lascia, Signore, che mi celi nel tuo Volto, laddove il chiasso del mondo sarà spento per me, dammi il tuo amore, conservami la grazia tua, e sia per oggi.

7. Presso il divino tuo cuore, nell’oblio di ciò che passa, non temo più l’effige del nemico. Gesù, dammi un posto nel tuo cuore, per oggi, per oggi!

8. Pane di vita e del Cielo, divina Eucarestia, o mistero toccante, che sei frutto dell’amore, vieni, scendimi in cuore, Gesù, Ostia mia bianca, e sia per oggi!

9. Santa, sacratissima vite, degnati d’unirti a me, e il mio debole tralcio ti darà i suoi frutti, potrò offrirti un grappolo dorato, Signore, fino da oggi!

10. Io non ho che quest’oggi mio fuggitivo per darti in frutto d’amore questo grappolo di cui ogni chicco è un’anima: dammi tu il fuoco di un Apostolo, Gesù, e sia oggi!

11. Vergine immacolata, dolce stella che irraggi Gesù e unisci a Lui, Madre, lascia ch’io mi nasconda sotto il tuo velo, e sia per oggi!

12. Angelo custode, coprimi con la tua ala, rischiarami con le tue luci, dolce amico, guida i miei passi, vieni, ti chiamo, aiutami, e sia sempre per oggi!

13. Voglio vedere Gesù fuor d’ogni nube e d’ogni velo. Eppure quaggiù, gli sono tanto vicina… Il Suo amabile volto non mi sarà nascosto che per oggi!

14. Ben presto volerò a dir le sue lodi, un dì senza tramonto splenderà sulla mia anima: allora canterò sulla cetra degli Angeli, canterò l’oggi eterno.

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