Papa Francesco: Bagno di folla e scacco al protocollo


folla_papaPapa Francesco continua a sorprendere i suoi fedeli, l’equipe di collaboratori, vigilanti e guardie del corpo che sono al suo seguito, e pare che la cosa non sia per niente facile. Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano e durante l’omelia (dettata a braccio e soprattutto in pochi minuti) il Pontefice ricorda l’importanza e il primato della Misericordia di Dio.

Il Vangelo di questa V Domenica di Quaresima presenta l’episodio dell’adultera che scribi e farisei vogliono lapidare e che invece Gesù accoglie nel suo perdono. “Anche noi credo – afferma Papa Francesco – che siamo questo popolo che, da una parte vuole sentire Gesù, ma dall’altra, a volte, ci piace bastonare gli altri, condannare gli altri. E il messaggio di Gesù è quello: la misericordia. […] Non è facile affidarsi alla misericordia di Dio, perché quello è un abisso incomprensibile. Ma dobbiamo farlo!”. E ancora: “Il Signore mai si stanca di perdonare: mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono. E chiediamo la grazia di non stancarci di chiedere perdono, perché Lui mai si stanca di perdonare. Chiediamo questa grazia”.
Prima della benedizione finale i Papa presenta all’assemblea un sacerdote “un prete che da tempo lavora con i ragazzi di strada, con i drogati. Per loro ha aperto una scuola, ha fatto tante cose per far conoscere Gesù, e tutti questi ragazzi e ragazze di strada oggi lavorano con lo studio che hanno compiuto, hanno capacità di lavoro, credono e amano Gesù”.

L’apice del fuori programma però si consuma al termine della Messa. Papa Francesco, infatti, si ferma davanti al portone d’ingresso della Chiesa e inizia a salutare, ad uno ad uno, tutti i fedeli (con lo stupore e la gioia incollati negli occhi) che hanno preso parte all’Eucaristia. Immediatamente dopo, il Papa sfugge al controllo della vigilanza (oggi davvero in attività da straordinario!) per avvicinarsi a via di Porta Angelica, dove si affaccia Porta Sant’Anna – uno degli ingressi alla Città del Vaticano – per salutare le migliaia di persone che desideravano abbracciarlo prima che rientrasse nel Palazzo Apostolico per la recita del suo primo Angelus.

Le guardie del corpo del Pontefice finalmente tirano il fiato. Il Papa adesso rientra al Palazzo apostolico per la recita dell’Angelus. Adesso dovrebbe essere più semplice!

La Piazza è stracolma di fedeli, Papa Francesco non si fa attendere e inizia il discorso del suo primo Angelus. “E’ importante – dichiara il Pontefice – per noi cristiani: incontrarci di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie ai media, ha le dimensioni del mondo. […] Il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito”. E ancora: “Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza”.“Il problema – sottolinea Papa Francesco – è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E anche noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l’intercessione della Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Misericordia di Dio fatta uomo”.

Termina così la prima Domenica di Papa Francesco, carica di imprevisti e scacco al protocollo. Ma siamo solo all’inizio di un pontificato che si prospetta pieno di sorprese.

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