Un osservatorio per fermare le persecuzioni contro i cristiani


Non può lasciarci indifferenti il fatto che nel mondo, ogni 5 minuti, un cristiano venga ucciso a causa della propria fede. Le sanguinose e recenti aggressioni alle comunità cristiane d’Oriente, le inquietanti prese di posizione contro la salvaguardia della vita umana e la conseguente demolizione dei principali simboli della fede cristiana operate in diverse parti del mondo, non lasciano dubbi sulle pratiche intolleranti e discriminanti attuate nei confronti della fede cristiana. Non è per un semplice spirito apocalittico che possiamo coerentemente affermare di trovarci oggi in un tempo di persecuzioni. Dal 2000 ad oggi, infatti, i cristiani vittime di persecuzioni sono stati 160.000 ogni anno.

“I cristiani – afferma Papa Benedetto XVI – sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede. Tanti subiscono quotidianamente offese e vivono spesso nella paura a causa della loro ricerca della verità, della loro fede in Gesù Cristo e del loro sincero appello perché sia riconosciuta la libertà religiosa. Tutto ciò non può essere accettato, perché costituisce un’offesa a Dio e alla dignità umana; inoltre, è una minaccia alla sicurezza e alla pace e impedisce la realizzazione di un autentico sviluppo umano integrale”.

L’associazione Luci sull’Est ha deciso di contribuire alla sensibilizzazione su questo problema attraverso l’istituzione dell’Osservatorio sulla Cristianofobia, che ha l’obiettivo di informare sulla situazione dei cristiani nel mondo. Il sito dedicato all’Osservatorio – www.osservatoriocristianofobia.it – si propone come collettore delle principali notizie sul tema e si fa promotore di una raccolta firme per presentare una Petizione a Martin Shultz, presidente del Parlamento Europeo. Una Petizione per condannare e fermare ogni atto di persecuzione e discriminazione a danno dei cristiani e affinché venga istituita una Giornata contro la Cristianofobia. “Con questo Osservatorio – spiega il direttore di Luci sull’Est, Silvio Dalla Valle – e soprattutto grazie all’aiuto di tutti coloro che vorranno firmare le petizioni in difesa dei cristiani perseguitati e dare il proprio contributo, desideriamo dare nuova voce a coloro che ne sono stati privati e un supporto, anche economico, commisurato alle nostre possibilità, ai cristiani vittime di persecuzioni o discriminazioni. L’Osservatorio sulla Cristianofobia – continua Dalla Valle – punta a denunciare e a contrastare non soltanto la persecuzione cruenta subita dai cristiani nel mondo, ma anche quelle forme di persecuzione meno plateali, ma non per questo meno pericolose, che patiscono i cristiani, e in particolare la Chiesa Cattolica, in tanti dei nostri paesi liberali, dall’Europa agli Stati Uniti”.

Chiese distrutte, esodi forzati, condanne a morte… sono i dettagli di una vertiginosa girandola di morte studiata a tavolino ed eseguita nel disprezzo della fede cristiana. I dati relativi agli attentati di questi ultimi anni rivelano, inoltre, una preoccupante caratteristica comune: quasi tutti sono stati eseguiti durante i momenti comunitari di preghiera liturgica o nel corso di celebrazioni eucaristiche. Nel 2010 l’attentato nella Chiesa di Nostra Signora della Salvezza, a Baghdad, ha provocato la morte di oltre 50 persone; pochi mesi dopo, l’esplosione di una bomba all’uscita di una Messa ad Alessandria d’Egitto ha causato l’uccisione di 21 persone. In Iraq, tra il 2004 e il 2009, si sono contati 65 attentati a chiese cristiane. Fra la notte del 24 ed il 25 dicembre 2011, in Nigeria, cinque diverse esplosioni causano la morte di 40 cristiani e oltre 50 feriti. Attentati rivendicati dalla setta islamica di Boko Haram. Nella Solennità dell’Epifania, uomini armati attaccano una Chiesa di Gombe e durante la celebrazione della Messa uccidono 6 persone, 10 i feriti. A Mubi, la casa di uno dei 5 cristiani assassinati il giorno precedente viene presa di mira e durante la veglia funebre vengono uccise altre 17 persone.

L’iniziativa promossa dall’associazione Luci sull’Est desidera difendere le minoranze religiose da tutte quelle forme di persecuzione legate al mancato rispetto di luoghi di culto, alla discriminazione sui luoghi di lavoro, alla distorta rappresentazione dei cristiani nei media, ai tentativi di limitare l’obiezione di coscienza e anche alle difficoltà dei genitori di educare i figli secondo le proprie convinzioni cristiane. Tre gli obiettivi principali proposti nel sito dedicato all’Osservatorio sulla Cristianofobia: “Raccontare, denunciare, fermare la Cristianofobia”, per imparare a conoscere la difficile situazione in cui si trovano molti cristiani in diverse parti del mondo; affinché nessuna ingiustizia passi sotto silenzio e venga dimenticata; per raccogliere il maggior numero di firme, al fine di presentare petizioni presso le autorità civili e religiose, volte a garantire la libertà religiosa dei cristiani in ogni parte del mondo.

Pubblicato su Korazym.org

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