Un sorriso che conquista: una mamma decide di non abortire vedendo l'ecografia


Non è affatto facile decidere di portare avanti una gravidanza quando i medici, a malincuore, ti dicono che la creatura che stai per partorire non potrà né camminare né parlare, e che una grave malformazione al cervello la costringerà ad aver bisogno di assistenza 24 ore su 24! Nonostante tutto, ignorando la “soluzione” abortista proposta da alcuni medici del Birmingham Children’s Hospital, una giovane mamma anglosassone, Katyia Rowe, – insieme al marito Shane Johnson – ha deciso di far nascere il piccolo Luciano. “Era il mio dovere di madre – rivela Katyia – Meritava di vivere. Nonostante tutto quello che mi veniva detto avevo in mente solo lui era una gioia da guardare”. Attraverso un’ecografia tridimensionale, infatti, Katyia e Shane hanno potuto osservare il sorriso del proprio bambino, e grazie a quell’immagine e a quel particolare sorriso la giovane coppia ha deciso di non interrompere la gravidanza.

XX “Le altre ecografie sono state fatte per valutare l’entità della sua disabilità, ma quando l’ho visto sorridere e giocare dentro di me sapevo che non potevo più abortire. Se fosse riuscito a sorridere e giocare pensavo quindi che nonostante le sue disabilità meritasse di godere di ogni momento della vita, non importa quanto breve. Proprio perché la sua vita sarebbe stata più breve o diversa, non voleva dire che non meritava di viverla. E’ stato uno shock, ma eravamo entusiasti. Shane ed io eravamo così eccitati  in attesa della nascita. Avevamo tanti progetti per il futuro e non vedevamo l’ora di incontrare il nostro bambino”.

La giovane coppia sapeva anche che il bambino, con molta probabilità, non sarebbe riuscito a vivere che per poche ore (così, infatti è stato), quel sorriso però li aveva ormai conquistati e bisognava andare avanti. “Sono stata mamma di Luciano – prosegue Katyia – solo per nove ore, ma ne è valsa la pena dopo tutto quello che abbiamo passato”. “L’amore e la gioia che ho provato nel momento in cui Lucian è stato messo tra le mie braccia mi ha fatto pensare che ne era valsa la pena. Ho pensato a quando anche solo per un momento avevo considerato di abortire, ma Lucian mi ha insegnato che essere mamma è la cosa più bella del mondo e gli sarò sempre grata per questo. Non sapevamo quanto sarebbe sopravvissuto ma durante la gestazione avevamo imparato che gli piaceva l’acqua, quando il mio compagno me la spruzzava sulla pancia lui scalciava e sembrava facesse le capriole”.

L’amore non ha paura, Katyia e Shane lo hanno capito subito e hanno voluto condividerlo – anche per poche ore – con il proprio bambino, capace di rispondere con un sorriso ai dubbi e alle incertezze che si insinuano nella mente dei genitori quando bisogna decidere della vita di una creatura.

Pubblicato su Korazym.org

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