Bilanci e consuntivi finali: il Cristianesimo è la prima religione nel mondo


Bilanci e consuntivi finali non del tutto soddisfacenti per l’Italia, almeno dal punto di vista demografico. Secondo i dati Istat del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni relativo al 2011, a calpestare il suolo italiano siamo quasi in 60 milioni, per l’esattezza 59.433.744 con un notevole incremento degli stranieri che negli ultimi dieci anni da 1.334.889 milioni sono passati a 4.029.145 milioni. Sorprendente il dato relativo alla generazione degli anziani; dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e più è passata dal 18,7% al 20,8%; gli ultra 85enni dal 2,2% al 2,8%. In particolare, si registra un aumento del 78,2% nella classe 95-99 anni. Gli ultracentenari da 6.313 nel 2001 sono passati a 15.080 nel 2011 con una percentuale di donne pari all’83,7% (12.620 unità).

Gode di miglior salute il Cristianesimo che nel mondo – secondo un’approfondita ricerca del “Pew Research Center’s Forumn on Religion and Public Life” , l’Istituto di ricerca con sede a Washington che dal 2001 studia i rapporti tra religioni e vita pubblica – risulta la religione principale, seguita da musulmani, induisti, buddsiti ed ebrei.

Nel dettaglio 2,2 miliardi sono cristiani, 1,6 musulmani, 1 miliardo indù, 500 milioni buddisti, 14 milioni ebrei; 400 milioni sono seguaci di credenze tradizionali (africane, cinesi, aborigene australiane), mentre 58 milioni aderiscono a Sikhismo, Taoismo, Shintoismo, Jainismo. Particolarmente rilevanti i dati raccolti dalla Prefettura della Casa Pontificia circa gli incontri settimanali del mercoledì in piazza San Pietro, nell’Aula Paolo VI e nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Quest’anno circa 447mila persone (in notevole crescita rispetto allo scorso anno) hanno seguito le riflessioni di Papa Benedetto XVI. “Il maggior afflusso di fedeli – precisa l’Osservatore Romano – si è registrato nel mese di ottobre scorso con 90.000 presenze; il mese con minore partecipazione è stato agosto con 10.500 persone”.

Bisogna anche ricordare che i dati della Prefettura della Casa Pontificia si riferiscono esclusivamente ai biglietti prenotati e ritirati. Per le udienze generali in Piazza San Pietro, molto spesso, infatti, il numero dei fedeli raggiunge addirittura il doppio delle previsioni; un dato che – esclusa la “miopia” di qualche giornale – in questi ultimi anni è stato possibile verificare anche ad “occhio nudo”, e una sonora risposta a quanti tra il 2005 e il 2006 giustificarono l’afflusso numeroso dei fedeli in Piazza San Pietro mossi dal desiderio iniziale di vedere il nuovo Papa.

Il Cristianesimo è vivo e l’adesione numerosa dei fedeli nel mondo ne è una prova schiacciante. Altro che semplice curiosità, la gente crede in Dio e ascolta molto volentieri le parole del Papa. Le critiche, un certo tipo di editoria libraria, i titoli di alcuni giornali che per ignoranza o faziosità si arrogano il diritto di modificare le parole dettate dal Papa e tutte le altre sterili polemiche contro il Successore di Pietro si sono rivelate inutili, scatenando un inaspettato effetto “boomerang” per i banditori del terzo millennio che ritengono terminata l’era cristiana.

Pubblicato su Korazym.org

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