La solennità dell'Immacolata è per tutti


immacolL’8 dicembre del 1854 papa Pio IX – con parole, cariche di solennità – proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria. L’ultimo sovrano dello Stato Pontificio – il cui pontificato rimane il più lungo della storia della Chiesa cattolica, dopo quello di san Pietro, (31 anni, 7 mesi e 23 giorni) – nella costituzione apostolica “Ineffabilis Deus” attestò: “Con l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento”. Da quel momento – secondo le norme giuridiche del Diritto Canonico – il dogma dell’Immacolata diventò oggetto di fede, certo ed immutabile, per tutti i fedeli.

Quattro anni più tardi una particolare coincidenza sottolineò l’importanza di tale pronunciamento dogmatico. Il 25 marzo 1858, infatti, durante la XVI apparizione nella grotta di Massabielle la “bella Signora” rivelò a Bernadette Soubirous il proprio nome: «Que soy era Immaculada Councepciou» (Io sono l’Immacolata Concezione).

Prima ancora della definizione dogmatica, in Sicilia si celebrava già la “santa Concezione” della Vergine Maria. Un particolare legame unisce infatti i siciliani al dogma dell’Immacolata, sottolineato ufficialmente da Giovanni Paolo II, che nella Lettera del 150° anno della proclamazione del dogma dell’Immacolata, scrisse così alla Chiesa di Sicilia: “Tale devozione, infatti, risale sicuramente ai tempi della dominazione bizantina, tra il VI e il IX secolo. La Madre di Cristo era particolarmente venerata con il titolo di Panaghia, Tutta Santa. Di lei si cominciò a celebrare liturgicamente la «santa Concezione», e tale culto proseguì e si sviluppò nell’Isola senza interruzione. Nel secolo XV, in seguito alla predicazione dei Frati Francescani, la festa divenne addirittura di precetto, si moltiplicarono le chiese e le cappelle intitolate all’Immacolata e se ne diffuse l’iconografia propria. […] L’Immacolata fu dichiarata principale Patrona di tutta la Sicilia, con l’impegno per i fedeli di professare e difendere tale verità fino alla morte, un voto che è rimasto in vigore fino ad oggi, superando i mutamenti dei tempi e dei regimi” (dal Vaticano, 18 Ottobre 2004).

Con il dogma dell’Immacolata la Chiesa riconosce il grande privilegio concesso da Dio a Maria, quello di averla preservata anticipatamente dal peccato e redenta fin dal suo concepimento.
Questa solennità liturgica – che ci prepariamo a celebrare fra pochi giorni – è per tutti, così come ricordava Papa Benedetto XVI l’8 dicembre 2010: “Lo sguardo di Maria è lo sguardo di Dio su ciascuno. Lei ci guarda con l’amore stesso del Padre e ci benedice. […] Anche se tutti parlassero male di noi, lei, la Madre, direbbe bene, perché il suo cuore immacolato è sintonizzato con la misericordia di Dio. Così lei vede la Città: non come un agglomerato anonimo, ma come una costellazione dove Dio conosce tutti personalmente per nome, ad uno ad uno, e ci chiama a risplendere della sua luce. E quelli che agli occhi del mondo sono i primi, per Dio sono gli ultimi; quelli che sono piccoli, per Dio sono grandi. La Madre guarda noi come Dio ha guardato lei, umile fanciulla di Nazareth, insignificante agli occhi del mondo, ma scelta e preziosa per Dio. Riconosce in ciascuno la somiglianza con il suo Figlio Gesù, anche se noi siamo così differenti!”.

Pubblicato su Vatican Insider


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0 commenti su “La solennità dell'Immacolata è per tutti

  • vincenzo moscaritolo

    Grazie per questa speranza e certezza dell’amore che La Vergine Maria mi ama nonostante la mia incapacità quasi totale a essere un buon cristiano. E’ il dono più bello in questo momento in cui mi disprezzo e penso di essere disprezzato da Dio che spesso purtroppo giudico. Ti ti benedica.
    Prega per me solo un attimo. GRAZIE
    vincenzo

  • Michelangelo

    Ciao Vincenzo, grazie per le tue parole. Mi fa piacere sapere che questa riflessione ti sia tornata utile. Non scoraggiarti, il buon Dio non si dimentica di noi, anzi ci è maggiormente vicino quando viviamo momenti di oscurità. Ti ricordo volentieri nella preghiera che chiedo a te anche per la mia vita. Un sincero abbraccio.