Le Paralimpiadi di Londra, sport nel segno della vita


Al via  la quindicesima edizione dei Giochi Paralimpici – le Olimpiadi per gli sportivi “diversamente abili” – che si svolgeranno a Londra dal 29 agosto al 9 settembre. Gli atleti che prenderanno parte alle gare sono 42.000 e provengono da 166 nazioni, una cifra record per l’organizzazione di questa particolare manifestazione sportiva che si preannuncia come la più seguita. Il Comitato olimpico, infatti, constatate le numerose richieste, ha messo in vendita altri 140 mila biglietti, a fronte dei 2,3 milioni su 2,5 milioni disponibili già venduti. Un vero e proprio record per questa importante manifestazione.

Fra gli atleti più noti prenderanno parte alle gare il sudafricano Oscar Pistorius, 26 anni, che a Londra 2012 ha corso i 200 metri e la staffetta a squadre; Natalie du Toit, 28 anni, presente a Pechino 2008 nella 10 chilometri di nuoto in acque aperte; la polacca Natalia Partyka, nata senza un avambraccio, che ha partecipato alle gare di tennis tavolo a Londra 2012 arrivando ai 32esimi di finale, dopo aver partecipato anche all’edizione di Pechino 2008.

Un piccolo passaparola gira in questi giorni in ambito giornalistico, il Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Sir Philip Craven (che ha rappresentato la Gran Bretagna nelle partite di basket in sedia a rotelle a cinque Giochi tra il 1972 ed il 1988), ha chiesto infatti che la parola “disabile” non venga usata nei notiziari.“Questo è sport. – riferisce con fierezza Craven – Non si tratta di disabilità. Io vengo dallo sport”.
“Le Paralimpiadi – auspica la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles – siano l’opportunità per riconoscere il potenziale di tutti gli esseri umani all’interno della società”. “Si tratta di un’occasione da non perdere – afferma Cristina Gangemi, responsabile per la disabilità per conto della Conferenza episcopale inglese ai microfoni di Radio Vaticana –. Le Paralimpiadi sono un esempio unico di fede in azione ed un luogo in cui tutti danno il meglio delle proprie abilità”. Per questo, continua la Gangemi, è importante “trattare i Giochi Paralimpici esattamente con lo stesso entusiasmo e la stessa attenzione” riservata alle Olimpiadi, che Londra ha ospitato dal 27 luglio al 12 agosto.

L’8 settembre, al termine della manifestazione paralimpica, nella Cattedrale di San Giorgio a Southwark, si terrà una Santa Messa di ringraziamento, rivolta a tutti gli sportivi del passato e del presente, cattolici, cristiani, di altre fedi e atei, perché “insieme, – riferisce James Parker, incaricato dalla Conferenza episcopale inglese di coordinare i Giochi 2012 – vogliamo celebrare e rendere grazie a Dio per il potenziale prezioso che ogni vita racchiude in sé, ed in particolare per come esso si manifesta nel mondo dello sport”.

Nel frattempo lo stadio di Stoke Mandeville – sede della cerimonia ufficiale – si prepara all’inaugurazione della grande manifestazione sportiva. Quattro le città britanniche (Londra, Belfast, Cardiff ed Edimburgo) da cui partiranno rispettivamente i tedofori che si incontreranno nello stadio di Stoke Mandeville per formare la Fiamma Paralimpica e annunciare l’inizio delle Olimpiadi.

Pubblicato su Vatican Insider

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