“Le separazioni? Serve una maggiore educazione al matrimonio” 1


“Oggi è necessaria un’efficace azione pastorale per contrastare l’ammissione scontata dei fidanzati al sacramento del matrimonio”. Lo ha sottolineato  il cardinale Francesco Coccopalmerio – presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi – per il quale la Chiesa deve mettere in campo uno sforzo maggiore per contrastare “un’atmosfera fortemente inquinata, in cui il matrimonio, come si diceva in un famoso film, è diventato una ‘burletta’, cioè un qualcosa che si può trattare con tutta libertà”. Occorre una pastorale pre-matrimoniale sempre più efficace ed intelligente “un’educazione al matrimonio – ha precisato mons. Coccopalmerio –, e in particolare alla sua indissolubilità, già a partire dalla catechesi dell’adolescenza”.

Quella di dover (e soprattutto “saper”) offrire nei corsi prematrimoniali una maggiore competenza riguardo al tema dell’amore coniugale è diventata una esigenza pastorale molto importante. Parlare d’amore a due ragazzi significa aiutarli a saper riconoscere in Dio la sorgente del loro volersi bene, della loro umanità e unità.  Amare “lui” come lo ama Dio! Amare “lei” come la ama Dio! Da questo particolare – del tutto irrilevante per la cultura moderna, abituata al consumismo che potremmo definire “antropologico” – possiamo comprendere la posta che c’è in gioco quando due persone scelgono di amarsi.

“Nella misura in cui ci sarà una coscienza vera della sostanza del matrimonio, – chiarisce mons. Coccopalmerio – della sua sacra mentalità e della sua indissolubilità, evidentemente le cause di nullità matrimoniale saranno ridotte al minimo”. Il rischio – conclude il cardinale – è quello di avvicinarsi al matrimonio “con una forma di leggerezza, di superficialità, di non rispetto per la persona”.

Papa Benedetto XVI nel maggio del 2010, rivolgendosi alle famiglie, asseriva: “Il dono che Dio ci fa del matrimonio e della vita familiare ci fa sperimentare uno sprazzo dell’infinito amore che unisce le tre divine persone – Padre, Figlio e Spirito Santo. Gli esseri umani, creati ad immagine e somiglianza di Dio, sono stati creati per l’amore – nell’intimo del nostro essere, noi aneliamo ad amare e ad essere amati”.

(Pubblicato in Vatican Insider)


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