Gli incontri più importanti della vita


cogitor

La nostra vita, potremmo dire, è una interminabile sequenza di incontri. Incontri con altre persone che hanno avuto il pregio di cambiare la tua esistenza, incontri determinanti per la tua realtà affettiva, incontri di amicizia ecc. Ogni incontro, bello o brutto che sia, nella gioia o nel dolore, lascia in noi un segno indelebile e il ricordo si aggrappa a mille particolari: il luogo in cui è avvenuto l’incontro, l’ora, le persone che ti stavano accanto, se eri alla fermata del bus o in un parco ecc.; tutti quei particolari fino a ieri ignorati adesso sono diventati la memoria storica di quell’avvenimento che ricorderai per tutta la vita.

Anche i Vangeli raccontano un Gesù impegnato in una serie di incontri: i primi discepoli, il cieco, lo storpio, la Maddalena, Lazzaro, il centurione romano, Caifa e i sommi sacerdoti, Pilato, il buon ladrone ecc. Benedetto XVI nella sua prima enciclica ricorda: “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva” (Deus caritas est, 1).

Cristo non è dunque un’idea o un pensiero spirituale ma una persona che è possibile incontrare.
Noi però talvolta siamo “selvaggi”, bisogna – per utilizzare un’espressione tratta dal Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry – lasciarsi “addomesticare” e creare legami.

Ma come si fa ad incontrare Dio?
In uno scritto di P. Antonio Maria Sicari leggo quest’interessantissimo racconto:

In un antico racconto dei monaci si narra che un giovane si recò da un vecchio monaco per domandargli di fargli incontrare Dio. I due si incamminarono per un viaggio. Mentre attraversavano un torrente d’acqua profondo il vecchio monaco prese il giovane novizio, gli immerse la testa dentro l’acqua. Il novizio cominciò ad annaspare, a gridare e il vecchio monaco gliela teneva dentro a fondo, fin quando l’altro ebbe impressione di soffocare. Quando il novizio potè alzare la testa, il vecchio monaco gli disse: “Quando ti tenevo la testa giù, dentro l’acqua, cosa desideravi di più al mondo?”. Il giovane rispose: “L’aria”. E il vecchio monaco: “Ecco, quando desidererai Dio così, allora torna da me che ti insegnerò come si fa a trovarlo”.


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0 commenti su “Gli incontri più importanti della vita

  • antonella

    Gli incontri sono sempre un qualcosa di speciale,che viene scolpito nel nostro cuore,oltre che nella nostra memoria,ricordandoci,sia momenti piacevoli,che spiacevoli trascorsi insieme alle persone,che abbiamo incontrato,amato e,a volte anche detestato o,che ci hanno procurato tanto intenso dolore e,sofferenza nell’anima,ma che comunque ci hanno regalato anche momenti simpatici!!!