India, i vescovi chiedono il ritiro di un film anti-cristiano


“Insulto alle credenze religiose”, “intento malizioso”, e “violazione delle regole cinematografiche”. Sono queste alcune delle accuse che molti gruppi e associazioni cristiane hanno rivolto alla produzione cinematografica del film blasfemo contro Gesù Cristo “Who’s there”. In seguito alle loro proteste – a Mumbai, città dell’India e capitale dello stato del Maharashtra –  sono stati arrestati i responsabili del film contestato Ejaz Ahmed (regista), Washim Sheikh (produttore di Bollywood) e KA Jauhar (pubblicitario).

Joseph Dias, Segretario Generale del  “Catholic Secular Forum” (CSF), riferisce ai microfoni di Fides, che la condanna non dovrebbe essere difficile in quanto, come confermato dal Central Board of Film Certification (CBFC), il manifesto pubblicitario del film viola l’art. 38 del regolamento cinematografico.

Il manifesto, infatti – di pessimo gusto e di grossolana qualità artistica – rappresenta il Crocifisso pugnalato da un uomo, con in calce la scritta “Questa volta il male vincerà”. La pubblicità e il trailer del film dicono poi “Aspettatevi verità inaspettate”, oppure “Vi diremo chi è veramente Gesù Cristo”, mentre altre immagini mostrano la Croce di Gesù a testa in giù, colpita da pugnali. Continua a leggere qui.

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