Pedofilia: la Chiesa non è rimasta a guardare!


ecclesAffermare che la Chiesa, di fronte al dramma della pedofilia di “alcuni” sacerdoti, è stata capace solo di fermarsi a guardare con semplice stupore è vergognosamente riduttivo e non onora la verità dell’informazione a cui tutti abbiamo diritto.

Benedetto XVI ha pronunciato parole di severa condanna verso i sacerdoti che si sono macchiati del crimine della pedofilia in moltissime occasioni. Anzi è stata proprio l’azione di questo pontefice che ne ha rivelato la drammatica verità.
Il Papa non ha taciuto di fronte a questi crimini, superando la prassi sbagliata di qualche diocesi che tendeva a nascondere il mucchietto di sporcizie sotto il tappeto! Un grave peccato di omissione che molti vescovi di Santa Romana Chiesa stanno già pagando attraverso la rimozione d’ufficio del loro incarico.

Benedetto XVI ha inoltre ha varato delle norme processuali di diritto canonico (chiamate «Normae de gravioribus delictis») molto rigide nei confronti dei sacerdoti che si sono macchiati del crimine della pedofilia, non dimenticando la cura e l’attenzione verso coloro che hanno subito gli abusi. La Chiesa dunque non ha voltato le spalle!

Solo per fare qualche esempio: il 19 marzo 2010, nella Lettera Pastorale ai cattolici d’Irlanda, il Pontefice – rivolgendosi ai sacerdoti e ai religiosi che hanno abusato dei ragazzi – dichiara (il neretto è nostro): ‘Avete tradito la fiducia riposta in voi da giovani innocenti e dai loro genitori. Dovete rispondere di ciò davanti a Dio onnipotente, come pure davanti a tribunali debitamente costituiti. Avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli. Quelli di voi che siete sacerdoti avete violato la santità del sacramento dell’Ordine Sacro, in cui Cristo si rende presente in noi e nelle nostre azioni. Insieme al danno immenso causato alle vittime, un grande danno è stato perpetrato alla Chiesa e alla pubblica percezione del sacerdozio e della vita religiosa’.
Il 3 maggio 2011 è stata pubblicata dalla Congregazione della Dottrina della Fede una Lettera Circolare riguardante i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di sacerdoti, che va ad esplicitare meglio le intenzioni di Papa Benedetto XVI già manifestate in diverse circostanze.
Inserisco qui solo due passaggi:

La cooperazione con le autorità civili:
L’abuso sessuale di minori non è solo un delitto canonico, ma anche un crimine perseguito dall’autorità civile.
Sebbene i rapporti con le autorità civili differiscano nei diversi paesi, tuttavia è importante cooperare con esse nell’ambito delle rispettive competenze. In particolare, va sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale.
Naturalmente, questa collaborazione non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche.

[…] Le misure canoniche applicati nei confronti di un chierico riconosciuto colpevole dell’abuso sessuale di un minorenne sono generalmente di due tipi:
1) misure che restringono il ministero pubblico in modo completo o almeno escludendo i contatti con minori. Tali misure possono essere accompagnate da un precetto penale;
2) le pene ecclesiastiche, fra cui la più grave è la dimissio dallo stato clericale.

Continuare ad affermare, dunque, che la Chiesa osserva con le mani in mano non è corretto! Si informino meglio alcuni giornalisti prima di continuare ad attaccare la Chiesa.

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