Quattro domande formulate dal Papa, scomode ed inquietanti


APTOPIX Vatican Pope Holy ThursdayPapa Ratzinger nel corso della Messa Crismale celebrata questa mattina nella Basilica di San Pietro benedice l’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e il crisma. Al termine della sua splendida omelia, il Papa teologo – con il coraggio della verità a cui ci ha abituati in questi sei anni di pontificato – conclude (il neretto è nostro):

“I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui. Quando parliamo di questo nostro comune incarico, in quanto siamo battezzati, ciò non è una ragione per farne un vanto. È una domanda che, insieme, ci dà gioia e ci inquieta: siamo veramente il santuario di Dio nel mondo e per il mondo? Apriamo agli uomini l’accesso a Dio o piuttosto lo nascondiamo? Non siamo forse noi – popolo di Dio – diventati in gran parte un popolo dell’incredulità e della lontananza da Dio? Non è forse vero che l’Occidente, i Paesi centrali del Cristianesimo sono stanchi della loro fede e, annoiati della propria storia e cultura, non vogliono più conoscere la fede in Gesù Cristo? Abbiamo motivo di gridare in quest’ora a Dio: “Non permettere che diventiamo un non-popolo! Fa’ che ti riconosciamo di nuovo! Infatti, ci hai unti con il tuo amore, hai posto il tuo Spirito Santo su di noi. Fa’ che la forza del tuo Spirito diventi nuovamente efficace in noi, affinché con gioia testimoniamo il tuo messaggio!” (Benedetto XVIMessa Crismale 2011).

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