Di fronte a Dio siamo tutti uguali!


rom«Il pietoso caso dei quattro bambini Rom, morti la scorsa settimana alla periferia di questa città, nella loro baracca bruciata, impone di domandarci se una società più solidale e fraterna, più coerente nell’amore, cioè più cristiana, non avrebbe potuto evitare tale tragico fatto. E questa domanda vale per tanti altri avvenimenti dolorosi, più o meno noti, che avvengono quotidianamente nelle nostre città e nei nostri paesi» (Benedetto XVI, Angelus 13 febbraio 2011).

Le parole del Papa suggeriscono una seria riflessione su quanto accaduto in questi giorni nella periferia di Roma. Quattro creature innocenti muoiono in un campo nomadi a causa di un terribile incendio. Una società più solidale e fraterna, più coerente nell’amore, cioè più cristiana, non avrebbe potuto evitare tale tragico fatto? E’ una domanda che non è possibile circoscrivere ad un singolo episodio, poiché l’incuria e lo stato di abbandono in cui vessano queste persone nei campi nomadi è un dato di fatto che coinvolge molte delle nostre città italiane. Si prendano concretamente dei seri provvedimenti, smettiamola di spostare queste persone da un quartiere all’altro della città, offriamo loro uno spazio dignitoso dove nessuno possa sentirsi clandestino in terra straniera. Di fronte a Dio siamo tutti uguali!

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