I sofferenti al centro della nostra attenzione


Il Papa in visita agli ammalatiIl debole, il sofferente e il bisognoso di cura devono essere al centro della nostra attenzione, perché nessuno di loro si senta dimenticato o emarginato […]. Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la compassione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente è una società crudele e disumana’. Sono queste le parole d’apertura pronunciate da Papa Ratzinger in occasione della XIX Giornata Mondiale del Malato (che verrà celebrata il prossimo 11 febbraio).

Il Pontefice prende spunto da una espressione tratta dalla prima lettera di Pietro, “dalle sue piaghe siete stati guariti” (1Pt 2,24),  per ricordare la sofferenza vissuta da Cristo diventata per tutti il segno della nostra redenzione. ‘Quelle piaghe – prosegue Benedetto XVI – diventano, però, anche un banco di prova per la fede dei discepoli e per la nostra fede: ogni volta che il Signore parla della sua passione e morte, essi non comprendono, rifiutano, si oppongono. Per loro, come per noi, la sofferenza rimane sempre carica di mistero, difficile da accettare e da portare’.

Non è facile parlare del dolore che spesso mette in difficoltà la nostra esistenza, e talvolta è proprio in tali circostanze che la domanda su Dio riemerge con maggior forza. ‘Spesso – ricorda il Pontefice – la Passione, la Croce di Gesù fanno paura, perché sembrano essere la negazione della vita. In realtà, è esattamente il contrario! La Croce è il “sì” di Dio all’uomo, l’espressione più alta e più intensa del suo amore e la sorgente da cui sgorga la vita eterna. Dal cuore trafitto di Gesù è sgorgata questa vita divina. Solo Lui è capace di liberare il mondo dal male e di far crescere il suo Regno di giustizia, di pace e di amore al quale tutti aspiriamo’.

Il fatto che Gesù abbia patito e sia morto in croce, dunque, ha dato senso persino al nostro dolore. Da quel preciso istante – là dove Dio offre e dona per amore il sangue del proprio Figlio – ogni nostra sofferenza può non andare perduta!

In questa Giornata Mondiale del malato, – ricorda infine Benedetto XVI – invito anche le Autorità affinché investano sempre più energie in strutture sanitarie che siano di aiuto e di sostegno ai sofferenti, soprattutto i più poveri e bisognosi’.

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