Una pastorale nel mondo digitale


web_Nel tradizionale messaggio per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Benedetto XVI guarda ai mezzi di comunicazione come ad un importante strumento di dialogo religioso, essi – afferma il Pontefice – “sono entrati da tempo a far parte degli strumenti ordinari, attraverso i quali le comunità ecclesiali si esprimono, entrando in contatto con il proprio territorio ed instaurando, molto spesso, forme di dialogo a più vasto raggio”.

Il Papa invita in modo particolare i sacerdoti ad accostarsi a queste nuove tecnologie dell’informazione, purché si ponga attenzione al “rischio di un’utilizzazione dettata principalmente dalla mera esigenza di rendersi presente, e di considerare erroneamente il web solo come uno spazio da occupare”.

Il web appare così come un luogo dove è possibile rispondere a molte delle domande legate alla cultura dell’uomo e alla sua fede. “Il mondo digitale, – prosegue il Pontefice – ponendo a disposizione mezzi che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata, apre notevoli prospettive ed attualizzazioni all’esortazione paolina: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16). Con la loro diffusione, pertanto, la responsabilità dell’annuncio non solo aumenta, ma si fa più impellente e reclama un impegno più motivato ed efficace. […] Anche nel mondo digitale deve emergere che l’attenzione amorevole di Dio in Cristo per noi non è una cosa del passato e neppure una teoria erudita, ma una realtà del tutto concreta e attuale. La pastorale nel mondo digitale, infatti, deve poter mostrare agli uomini del nostro tempo, e all’umanità smarrita di oggi, che «Dio è vicino; che in Cristo tutti ci apparteniamo a vicenda»” .

Benedetto XVI pone le basi per la pianificazione di una vera e propria “pastorale nel mondo digitale”, che tenga conto anche di coloro che non credono, sono sfiduciati e custodiscono nel proprio cuore il desiderio di assoluto e di verità. “Come il profeta Isaia – conclude il Papa – arrivò a immaginare una casa di preghiera per tutti i popoli (cfr Is 56,7), è forse possibile ipotizzare che il web possa fare spazio – come il “cortile dei gentili” del Tempio di Gerusalemme – anche a coloro per i quali Dio è ancora uno sconosciuto?”.

E’ un interrogativo quest’ultimo, o meglio una sfida alla quale ogni sito cattolico presente nel web è chiamato a rispondere!


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0 commenti su “Una pastorale nel mondo digitale

  • Maria

    Mi è piaciuta la tua conclusione, il web è uno strumento che si può utilizzare per fare apostolato, anche per noi laici, che siamo chiamati a questa “missione”, specie dopo il Vaticano II! E se facciamo buon uso di internet, possiamo seminare come facciamo nella vita di ogni giorno, ed essere a nostra volta seminati dagli altri:)