Il Papa a pranzo con poveri ed extracomunitari… “il vero tesoro della Chiesa”!


Vatican PopeIn questi giorni Benedetto XVI si è recato in via Dandolo, nel quartiere di Trastevere a Roma, per pranzare con i poveri assistiti dalla Comunità di Sant’Egidio fondata dal Prof. Andrea Riccardi. E’ una ‘povera’ notizia rispetto al clamore suscitato dalla sequenza di immagini che per diversi giorni hanno raccontato la caduta del Pontefice provocata da una giovane psicolabile italo-svizzera.

‘Sono qui tra voi – ha riferito il Papa a più di 150 assistiti dalla Comunità di S. Egidio – per dirvi che vi sono vicino e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai miei pensieri, ma al centro e nel cuore della Comunità dei credenti e così anche nel mio cuore’.

Benedetto XVI ricorda l’invito di Gesù a farsi carico delle necessità di coloro che vivono nel bisogno e nell’indigenza e nei quali Cristo stesso si riconosce, ho avuto fame… ho avuto sete… ero straniero, malato, in carcere… Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

‘Ascoltando queste parole, – prosegue il Pontefice – come non sentirsi davvero amici di quelli in cui il Signore si riconosce? E non solo amici, ma anche familiari. Sono venuto tra voi proprio nella Festa della Santa Famiglia, perché, in un certo senso, essa vi assomiglia. Infatti, anche la Famiglia di Gesù, fin dai suoi primi passi, ha incontrato difficoltà: ha vissuto il disagio di non trovare ospitalità, fu costretta ad emigrare in Egitto per la violenza del Re Erode. Voi sapete bene cosa significa difficoltà, ma avete qui qualcuno che vi vuole bene e vi aiuta, anzi, qualcuno qui ha trovato la sua famiglia grazie al servizio premuroso della Comunità di Sant’Egidio, che offre un segno dell’amore di Dio per i poveri’.

Papa Ratzinger pranza insieme ad anziani e bambini di religione ed etnie diverse, immigrati e rom, italiani, disabili… ognuno dei quali porta con sé un notevole carico di sofferenza, spesso accompagnata dall’indifferenza e dal disprezzo di molte persone! Benedetto XVI, nel suo discorso, ricorda l’importanza ‘di far sentire in famiglia chi è solo o nel bisogno’; al Papa non sfugge, inoltre, la particolare attenzione che gli operatori della Comunità di Sant’Egidio rivolgono ai loro assistiti: ‘Chi serve e aiuta si confonde con chi è aiutato e servito, e al primo posto si trova chi è maggiormente nel bisogno’.

Al termine del suo discorso il Pontefice ricorda un particolare episodio di cui fu protagonista San Lorenzo, diacono della Chiesa di Roma: ‘quando i Magistrati romani di quel tempo gli intimarono di consegnare i tesori della Chiesa, egli mostrò i poveri di Roma come il vero tesoro della Chiesa. Ricordando il gesto di san Lorenzo possiamo ben dire che anche per voi poveri siete il tesoro prezioso della Chiesa’

Conclude il Pontefice: ‘In questo tempo di particolari difficoltà economiche ciascuno sia segno di speranza e testimone di un mondo nuovo per chi, chiuso nel proprio egoismo e illuso di poter essere felice da solo, vive nella tristezza o in una gioia effimera che lascia il cuore vuoto’.

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