Sentirsi amati dal Signore


presepio“In questa domenica, secondo una bella tradizione, i bambini di Roma vengono a far benedire dal Papa le statuine di Gesù Bambino, che porranno nei loro presepi. […] È per me motivo di gioia sapere che nelle vostre famiglie si conserva l’usanza di fare il presepe”. Lo ha detto Papa Ratzinger nel corso dell’Angelus domenicale della terza di Avvento, salutando anche i bambini del Centro Oratori Romani presenti in Piazza San Pietro per la tradizionale benedizione dei “bambinelli”.

“Il presepio – prosegue il Pontefice – è una scuola di vita, dove possiamo imparare il segreto della vera gioia. Questa non consiste nell’avere tante cose, ma nel sentirsi amati dal Signore, nel farsi dono per gli altri e nel volersi bene”.

Abbiamo davvero bisogno di riscoprire la forza di questo messaggio: “sentirsi amati dal Signore”. Ne abbiamo bisogno più di qualsiasi altra verità. Se sono amato la mia esistenza è diversa, tutto cambia, posso superare tante difficoltà della vita se so di essere amato, se comprendo fino in  fondo oppure se riesco solo ad intuire di essere il motivo principale dell’amore di Dio che lo spinge a venirmi incontro con la sua Incarnazione.
 
Il presepio che ogni anno allestiamo nelle nostre case custodisce il segreto della vera gioia, “la Madonna e san Giuseppe – afferma Papa Ratzinger – non sembrano una famiglia molto fortunata; hanno avuto il loro primo figlio in mezzo a grandi disagi; eppure sono pieni di intima gioia, perché si amano, si aiutano, e soprattutto sono certi che nella loro storia è all’opera Dio, il Quale si è fatto presente nel piccolo Gesù”.
 
“Ecco, cari amici, – conclude il Papa – in che cosa consiste la vera gioia: è il sentire che la nostra esistenza personale e comunitaria viene visitata e riempita da un mistero grande, il mistero dell’amore di Dio. Per gioire abbiamo bisogno non solo di cose, ma di amore e di verità: abbiamo bisogno di un Dio vicino, che riscalda il nostro cuore, e risponde alle nostre attese profonde. Questo Dio si è manifestato in Gesù, nato dalla Vergine Maria. Perciò quel Bambinello, che mettiamo nella capanna o nella grotta, è il centro di tutto, è il cuore del mondo”.

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